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Una strage di gatti proprio dietro al cimitero

È stata letteralmente falcidiata la colonia di gatti che da più di tre anni viveva nei dintorni del piazzale antistante l'accesso posteriore del cimitero di Orvieto
Chi maltratta gli animali va in carcere

Cronaca

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Una strage proprio dietro al cimitero. E' stata letteralmente falcidiata la colonia di gatti che da più di tre anni viveva nei dintorni del piazzale antistante l'accesso posteriore del cimitero di Orvieto.

All'appello ne mancano una decina" fa sapere Giancarlo Rosati, un pensionato di 58 anni che a quei gatti da qualche anno in qua ha dedicato molto del suo tempo."Da diversi anni ormai vengo ad accudire la tomba di mio figlio con cadenza quasi giornaliera ed è stato così che ho iniziato a prendermi cura di questi gatti randagi a titolo assolutamente personale con l'aiuto e la collaborazione dei veterinari della Asl. All'inizio erano una colonia di 4-5 gatti poi, com'è naturale, hanno iniziato a moltiplicarsi. Ed è stato allora che insieme ai veterinari abbiamo pensato di sterilizzare le femmine".

Insomma acqua fresca, crocchette, un ambiente tenuto assolutamente pulito e non una abitazione nelle immediate vicinanze. Eppure quei gatti a qualcuno devono aver dato fastidio.

È successo sabato sera - prosegue Rosati - già da qualche giorno non si vedevano. Quando, nel fare il mio solito giro, ne ho visto uno agonizzante". Il pensionato non si è perso d'animo. Ha immediatamente chiamato il veterinario che, intervenuto prontamente sul luogo, non ha potuto che constatare le condizioni disperate dell'animale. Tre punture non sono bastate a salvargli la vita.

Da qualche giorno a questa parte, complice il caldo, nella zona in cui insisteva la colonia di gatti persiste un pessimo odore che non lascia ben sperare. Quella che era un oasi felice per gattini abbandonati è diventato oggi, per la crudeltà di qualcuno, un vero e proprio lager. Ed è così apparso un cartello (nella foto) appeso dallo stesso Rosati per dissuadere chi avesse intenzione di"affidargli" altri animali.

Si ripetono, spesso in mezzo alla più completa indifferenza, gli episodi di crudeltà verso gli animali. Non più tardi dell'aprile scorso a Monterubiaglio una donna ha visto morire uno dopo l'altro i propri cinque gatti nel rapido volgere di una settimana. In quel caso non di avvelenamento si doveva trattare ma di percosse.

E se non bastasse come ogni estate ritorna puntuale la piaga degli animali abbandonati: una strage di cani e gatti, fino a ieri coccolati ed esibiti, oggi improvvisamente diventati un fastidio. E quindi abbandonati, a una morte sicura o a una vita di stenti. È di pochi giorni fa l'allarme lanciato dal canile di Orvieto che, sovraffollato per l'eccezionale ondata di abbandoni, rischia il collasso. 

Pubblicato il: 03/08/2004

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