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Chi maltratta gli animali va in carcere

Ora a favore degli animali c'è una legge: chi li maltratta può finire in carcere. Con la nuova normativa approvata in via definitiva dal Senato l'abbandono di animali diventa infatti un vero e proprio reato per il quale si prevede anche l'arresto. La legge punisce tutti i casi di morte di animali per crudeltà o senza necessità ma anche le torture e la sottomissione degli animali a lavori intollerabili. Fuorilegge le sevizie, i combattimenti e le competizioni non autorizzate tra animali.

LE PENE - L'abbandono di animali è punito dalla nuova legge con l'arresto fino ad un anno o con un'ammenda da mille a 10 mila euro. Alle stesse pene è soggetto chiunque detiene animali in condizioni «incompatibili per la loro natura e produttive di gravi sofferenze». I casi di maltrattamento saranno invece puniti con la reclusione da tre mesi a un anno, a seconda della gravità, o con la multa da tre a 15 mila euro: tanto rischierà chiunque cagionerà una lesione ad un animale per crudeltà o senza necessità.

I combattimenti tra animali (come tra pitbull o galli) sono allo stesso modo vietati e gli organizzatori rischiano la reclusione da uno a tre anni oltre a una multa che può arrivare fino a 160 mila euro. Pene ancora più salate se i combattimenti sono organizzati in concorso con minorenni o da persone armate, o se vengono filmati per essere venduti sul mercato dei video clandestini. Ma a rischiare saranno anche i semplici scommettitori: saranno considerati alla stregua degli organizzatori

NEL MIRINO ANCHE GARE E SPETTACOLI - Nel mirino della nuova legge finiscono anche gli spettacoli che comportino sofferenze per gli animali: gli organizzatori rischiano la reclusione da quattro mesi a due anni e una multa da tre a 15 mila euro. Se poi si tratta di gare legate al giro delle scommesse clandestine, la pena viene ulteriormente inasprita da un terzo alla metà.

Pubblicato il: 03/08/2004

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