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Castel Viscardo. Per l'Amministrazione comunale la minoranza è 'demagogica'

"Constatiamo la superficiale conoscenza delle norme che regolano la capacità di indebitamento degli Enti locali, o forse le si conosce bene ma  si finge per opportunità politica"

Riceviamo dall'Amministrazione comunale di Castel Viscrado e pubblichiamo.

La minoranza di Castel Viscardo, come al solito, preferisce fare polemica sui giornali piuttosto che portare proposte costruttive  al Consiglio comunale.

In più di due anni di amministrazione abbiamo sempre assistito a voti o astensioni pregiudiziali sugli atti proposti dalla Giunta e mai abbiamo avuto il piacere di una idea che non fosse demagogica o politicamente accettabile.

Inoltre dispiace constatare come alla minoranza di Castel Viscardo sfugga il grave contesto economico finanziario che l'intero Paese sta vivendo; verrebbe da chiedersi: "ma questi dove vivono?"

La giunta e responsabilmente la maggioranza consiliare del Comune di Castel Viscardo hanno inteso portare ulteriori risorse al bilancio comunale per contrastare i tagli effettuati dal Governo e almeno assicurare i servizi essenziali.

A tal fine le misure  che abbiamo adottato, peraltro comuni alle altre amministrazioni del comprensorio orvietano e non solo, risultano allo stato dei fatti le  più eque rispetto alla  capacità contributiva dei cittadini-utenti.

Di nuovo constatiamo la superficiale conoscenza delle norme che regolano la capacità di indebitamento degli Enti locali, o forse le si conosce bene ma  si finge per opportunità politica.

Repetita iuvant: negli ultimi anni siamo passati con legislazione nazionale a ridefinire l'indice di indebitamento degli Enti Locali  dal 25% delle prime tre voci delle entrate comunali al 15% prima  e con le ultime 3/4 manovre finanziare al 12% per il 2011, all' 8% nel 2012 e al 6% nel 2013!!!.

Si può dunque dire, senza tema di smentita che il Comune di Castel Viscardo, e la stragrande maggioranza del Comuni d'Italia pur con un indebitamento ad oggi pienamente nei parametri normativi, non saranno  più nelle condizioni di accendere nuovi mutui,  non certo per le scelte dei suoi amministratori ma perché nel corso dei mesi sono cambiate le regole della governance.

Alla luce di quanto illustrato chiediamo alla minoranza a quali priorità progettuali faccia riferimento, in un  contesto nel quale per opportunità politica non si condivide nemmeno la ricerca di risorse aggiuntive per mantenere gli attuali servizi che si garantiscono  alla popolazione.

Se è vero poi che conoscono bene il bilancio del Comune, sanno che la spesa corrente è stabile e  nelle medie percentuali di tutti gli Enti locali.    

Chiediamo allora alla minoranza un po' meno cinismo nel commentare i dati di bilancio del Comune di Castel Viscardo e ben venga il loro contributo concreto e costruttivo in quanto "del senno di poi son piene le fosse." 

Pubblicato il: 06/01/2012

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