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UJW. La crisi si è fatta sentire

"I dati ufficiali non saranno disponibili prima del prossimo week end - premette il presidente di Confcommercio, Luigi Maria Manieri - tuttavia la sensazione, a dispetto dei numeri che pure ci sono stati, è che bisognerà incentivare la gente a venire in città sin dall'esordio del festival. Perché, a sentire gli operatori, la grande affluenza si è registrata solo per gli ultimi giorni"

ORVIETO - Umbria jazz winter, un'edizione di successo: ma se i concerti non risentono della crisi, le cose vanno diversamente per i commercianti. Bene invece la ristorazione, seppure quella direttamente legata al festival avrebbe avuto una leggera flessione. A sentire le categorie dei commercianti Umbria jazz winter non ha tradito le attese, quanto ad arrivi e partecipazione, ma le presenze si sarebbero concentrano soprattutto negli ultimi tre giorni. E, ristorazione a parte, la crisi si è fatta sentire. Intanto, si lavora al ventennale di Ujw per raddoppiare affari e investimenti. Dopo il bilancio ufficiale della rassegna, anche la città inizia a tirare le somme. "I dati ufficiali non saranno disponibili prima del prossimo week end - premette il presidente di Confcommercio, Luigi Maria Manieri - tuttavia la sensazione, a dispetto dei numeri che pure ci sono stati, è che bisognerà incentivare la gente a venire in città sin dall'esordio del festival. Perché, a sentire gli operatori, la grande affluenza si è registrata solo per gli ultimi giorni". "Gente tanta - conferma Sandro Gulino, presidente di Confesercenti - Per i commercianti però, fatti salvi i ristoratori, credo nulla di strabiliante. Ma ce lo aspettavamo. La crisi c'è e si sente, quindi la gente viene, va ai concerti ma sugli extra risparmia". Colpa dei prezzi? "No - risponde sicuro Gulino - l'offerta di Orvieto non è cara. Gli stessi cenoni quest'anno partivano da prezzi anche molto vantaggiosi. Poi l'eccezione si trova sempre".

Entusiasta l'assessore alla Cultura, nonché presidente della Te.Ma. Marco Marino. "Ottimo, la manifestazione si conferma di grandissimo livello" osserva l'assessore Marino che fa notare come, con i prezzi dei biglietti che sono scesi è stato fatto praticamente lo stesso incasso dello scorso anno. Oltre 250.000 euro per 13.000 paganti. Sono i numeri diffusi dall'organizzazione. Le presenze complessive in città hanno raggiunto quota 50.000, sempre secondo gli organizzatori, con gli alberghi del territorio che hanno registrato il tutto esaurito.

"Se, come mi dicono, a quanto pare, la ristorazione legata al festival ha subito un leggero calo negli incassi - continua Marino - è vero che probabilmente hanno lavorato di più i ristorantini e i locali. Speriamo che il prossimo anno anche loro si impegnino per dare un contributo magari anche diretto alla manifestazione. Dunque malgrado la crisi, un risultato straordinario". Anche per Marino le politiche dei prezzi sulla Rupe, in occasione di Umbria jazz, sono corrette.

"Non alimenterei polemiche o tam tam autolesionisti del tutto fuori luogo. Ma d'altro canto - approfitta Marino per dire - questa è anche la città che parla di raffiche di multe, quando invece le multe sono in calo o dice che Orvieto è deserta per colpa di Concina e di Fumi proprio quando invece ospita 50mila persone". Il riferimento di Marino è al manifesto di protesta comparso durante la prima giornata del festival e sul quale adesso ha messo gli occhi anche il commissariato. "Solo un idiota o uno psicopatico può pensare ad un'iniziativa del genere in un momento del genere. Ma questo è un altro discorso - conclude l'assessore - Per Umbria jazz siamo al lavoro per l'edizione del prossimo anno, la numero venti, in cui intendiamo raddoppiare gli sforzi organizzativi. Con alcuni sponsor siamo già in trattativa per avere più fondi e comunque lavoreremo per un'edizione degna della ricorrenza". Per la ventesima edizione di Umbria Jazz Winter, come noto, ci sono già le date. Si svolgerà come quest'anno dal 28 dicembre al 1 gennaio.

 

Pubblicato il: 03/01/2012

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