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Marino versus Riccetti

L'assessore alla Cultura Marino risponde definitivamente ai dubbi del Presidente di "Italia Nostra" Lucio Riccetti a proposito dell'acquisto della collezione ceramica di Pericle Perali da parte del Comune

L'assessore alla Cultura Marco Marino torna a replicare ai dubbi del Presidente di "Italia Nostra" Lucio Riccetti a proposito dell'acquisto della collezione ceramica di Pericle Perali da parte del Comune.
"Rispondo questa volta con maggior sollecitudine al Presidente della sezione orvietana di Italia Nostra Lucio Riccetti - dice l'assessore Marco Marino - con la convinzione di rispondere anche al noto studioso ed autore di importanti pubblicazioni su temi ceramici. Ho l'impressione che gli argomenti trattati abbiano più il sapore di una sottile polemica tra esperti di ceramica che un reale distinguo sulla legittimità di un acquisto".
"Sulla legittimità e sulle procedure non ho ombra di dubbio - prosegue - altrimenti sarei costretto a dubitare prima di me stesso e poi della lealtà o della capacità dei dirigenti e dei dipendenti di questo comune dei quali ho invece la più alta stima. Ripeto che ho affrontato le procedure di acquisto della collezione dimenticando di essere anch'io un conoscitore della materia e pertanto ho richiesto ai funzionari di raccogliere i pareri che suffragassero l'autenticità, la storicità e la congruità del prezzo di quanto era proposto. La dirigente dell'ufficio turistico, in piena libertà e nei suoi poteri, ha chiesto il parere storico artistico ad Alberto Satolli in qualità di membro e Presidente del disciplinare della ceramica del comune di Orvieto, ed altrettanto in libertà ha reperito il parere di congruità che è stato liberalmente offerto in forma gratuita dall'antiquario Bianchini, al quale ora rivolgo i più sentiti ringraziamenti".
"La Giunta - aggiunge - ha esaminato le risultanze dei pareri, logicamente nelle loro conclusioni, non certo nelle argomentazioni che sono frutto dell'elaborazione del parere sul quale, accettando la metodologia indagativa di Lucio Riccetti, sarebbe allora necessario chiedere un parere sulla legittimità del parere e poi un nuovo parere sulla legittimità del parere dato al parere e così via all'infinito. Le conclusioni dell'architetto Satolli e dell'antiquario Bianchini erano e rimangono chiare: gli oggetti sono autentici ed appartenuti al Perali ed il prezzo è congruo e la Giunta in assenza di osservazioni contrarie, non ha nessun motivo per non procedere".
"Chiarita, credo definitivamente, la piena correttezza e legittimità dell'atto, non mi rimane - conclude Marino - che invitare lo studioso e illustre Presidente della sezione orvietana di Italia Nostra, per i suoi eventuali dubbi sulle capacità valutative, a rivolgersi direttamente agli estensori dei pareri, che personalmente ringrazio ancora non avendo incertezze sulle loro rispettive qualità ed onestà intellettuali".

 

Pubblicato il: 01/01/2012

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