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Da Cimicchi una nuova spallata a Còncina

Il sindaco è accusato dall'ex sindaco di arrembaggio e improvvisazione nella giunta, assenza di un progetto e debolezza politica, svendita del patrimonio.Cimicchi a Còncina. Ti voglio bene, dài le dimissioni

foto di copertina
ORVIETO - Arrembaggio e improvvisazione nella giunta, assenza di un progetto e debolezza politica, svendita del patrimonio. Sono le argomentazioni che tira fuori Stefano Cimicchi per assestare la spallata a Concina. In una lunga lettera, l'ex sindaco commissario straordinario dell'Apt lo invita alle dimissioni (per lavorare "tutti" ad un nuovo "Progetto Orvieto") e lo mette in guardia da una città "cattiva" dove solo un passo indietro al momento giusto può salvarlo dall'ormai famoso "ciclo breve della vendetta". "Tu e alcuni dei tuoi sostenitori siete in "cottura" - scrive Cimicchi a Concina - e non avrete la solidarietà di nessuno per le vostre imprese politico amministrative. Tu hai la straordinaria possibilità di rompere questo gioco infernale, di sottrarti dal ciclo breve della vendetta, di rompere i giochi di chi vorrebbe prolungare la vita della tua giunta solo per avere il tempo di assestare la propria soma". Cimicchi parla dell'assenza di una classe dirigente, di una città che ha bisogno di essere "guidata" e che "non può rimanere troppo a lungo senza una amministrazione comunale in grado di guidare i processi e alleggerire le tensioni". Parla, di contro, dell'indebolimento progressivo cui sta andando incontro la comunità orvietana: aziende, giovani disoccupati. "Il patrimonio deve essere cartolarizzato al più presto - analizza l'ex sindaco - rendendo così "dinamico" il suo valore che adesso sarebbe troppo basso e poi va realizzato un progetto di valorizzazione che deve discendere da una visione generale della citta' e del suo territorio, da un nuovo "Progetto Orvieto" che coinvolga tutto e tutti in una nuova stagione progettuale. Questo processo deve coinvolgere istituzioni, banche e soggetti privati. Dove trovi la forza per una simile impresa?". "Compi il gesto Toni - affonda Cimicchi - Apri la crisi e chiama ognuno ad assumersi le proprie responsabilità non accettare il logoramento e non permettere a nessuno di eliminarti dal gioco. Bisogna sancire una volta per tutte che tutti possiamo dare un contributo, ogni cittadino può farlo, nessuno ha l'esclusiva perchè magari vince un congresso di partito per un voto di scarto. Non subire ricatti perchè tu eri e rimarrai una risorsa per Orvieto. Se invece ne uscirai umiliato e incattivito non farai altro che fare il gioco dei pigmei che non aspettano altro che versare una lacrimuccia. E avanti un altro".

Pubblicato il: 21/12/2011

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