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Tiracorrendo Vs Pizzo

Non ci sta il sindaco di Castel Viscardo a farsi insegnare da Pizzo come si tutelano gli interessi dei propri amministrati

Riceviamo dal sindaco di Castel Viscardo e pubblichiamo. La nota si riferisce ad un articolo di Piergiorgio Pizzo

Il consigliere Pizzo vorrebbe spiegare ai Sindaci, facendosi forse portavoce dell'Assessore al Bilancio, quale sistema -noi diciamo quale "sperequazione"- viene applicata dal Comune di Orvieto nelle tariffe di abbonamento del parcheggio della Stazione ferroviaria di Orvieto.

Pizzo dimentica, forse, che in precedenza il parcheggio della stazione non aveva alcun costo per i pendolari, quindi sia dal punto di vista formale che sostanziale non esiste a favore dei pendolari residenti alcun contributo al costo di abbonamento da parte del Comune di Orvieto; e allora perché dovrebbero prevederlo i Comuni limitrofi ?

Per capirci meglio, la misura scelta dall'Amministrazione di Orvieto è semplicemente quella da "Sceriffo di Nottingham": fare pagare di più chi non è residente per far pagare meno ai propri elettori.

Infine ricordiamo a Pizzo che il parcheggio della stazione è stato realizzato non solo con fondi propri del Comune di Orvieto, difatti  anche l'ultima manutenzione è stata eseguita con fondi della Protezione Civile.

Questo significa che tutti abbiamo contribuito alla realizzazione e alla manutenzione dell'opera che viene però utilizzata e "pagata" in misura diversa dai contribuenti.

Per quanto riguarda inoltre i soldi "sperperati" dai Comuni per le feste estive, consigliamo il consigliere Pizzo di informarsi prima di parlare.

Le Feste estive di ogni piccolo Comune esistono solo perché associazioni volontaristiche, comitati e pro-loco (peraltro con contributi pressoché nulli da parte dei Comuni) animano il loro territorio con spirito di buona volontà e sincera passione ed amore per il proprio territorio.

Con le sue considerazioni il consigliere Pizzo dimostra di non conoscere i bilanci della pubblica amministrazione e soprattutto le ultime leggi finanziare che hanno progressivamente cancellato i fondi di rappresentanza, della cultura e del turismo, almeno per i piccoli Comuni.

Pubblicato il: 04/08/2011

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