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Ushuaia Classica e Umbria jazz winter, il sindaco sotto tiro

A sollevare dubbi e perplessità sui due eventi sono l'ex assessore ai Grandi Eventi, Pirkko Peltonen (Pd) e l'ex assessore Cristina Calcagni (Api)

ORVIETO - Ushuaia Classica e Umbria jazz winter, il sindaco sotto tiro. A sollevare dubbi e perplessità sui due eventi sono l'ex assessore ai Grandi Eventi, Pirkko Peltonen (Pd) e l'ex assessore Cristina Calcagni (Api). Il festival "Orvieto Ushuaia Classica", alle porte e fortemente voluto da Concina, è nell'occhio del ciclone soprattutto per i costi, sostenuti da un non meglio dichiarato sponsor. "Monta la curiosità di conoscere i nomi dei generosi sponsor, perché non è cosa da poco ospitare una orchestra sinfonica per dieci giorni. Di euro ce ne vorranno parecchi" osserva Peltonen che si augura anche che l'esperimento riesca, perché l'accordo firmato con l'associazione "Orvieto Ushuaia Classica" per organizzare il festival è valido fino al 2015. Sembra che la prestigiosa rassegna costi oltre 100mila euro. Più dura Calcagni che giudica del tutto inopportuno il festival in "questo momento di austerity". "Per quale motivo - chiede - dovrebbero ritenersi giusti 30mila euro spesi - bruciati per due ore di requiem e non ritenersi invece giusti i 50mila euro azzerati con una recente delibera di giunta, per la scuola comunale di musica?" La decisione impatta su 320 ragazzi che frequentano la scuola e 19 insegnanti. "Ad Orvieto non siamo digiuni di concerti di musica classica, mentre già da settembre mancheranno i servizi essenziali per cui questa città era fiore all'occhiello del centro Italia e non solo" osserva Cristina Calcagni, riferendosi anche alla stagione teatrale a rischio (da maggio sono tornati in cassa integrazione i deroga i dipendenti della Te.Ma.). C'è poi il capitolo Umbria jazz winter, la cui organizzazione è stata recentemente affidata dal Comune alla Te.Ma. per tre anni, a costo zero per l'amministrazione comunale che intende però mantenere il controllo sulla gestione e sul bilancio dell'evento. Il fatto è che, fa osservare Pirkko Peltonen ex assessore ai Grandi Eventi, nonché ex presidente della Te.Ma., la manifestazione non è del Comune di Orvieto. "Piaccia o non piaccia - puntualizza Peltonen - il marchio "Umbria Jazz Winter" è, ed è sempre stato, di proprietà della Regione dell'Umbria che lo ha ceduto, in convenzione, all'associazione Umbria Jazz, prima, e oggi, alla Fondazione Umbria Jazz". "Non è, quindi, il Comune di Orvieto a poter disporre della manifestazione, né tanto meno a poterne pretendere il controllo sulla "gestione e il bilancio". Tanto più se non intende investire un euro nella manifestazione". Senza contare che il Comune di Orvieto che, in teoria, è socio della Fondazione, non avrebbe mai versato la quota associativa e non ha mai nominato un proprio rappresentante in seno al consiglio. È in ragione di tutto questo che Peltonen si infervora di fronte all'affermazione del sindaco che "per Umbria Jazz Winter intende chiudere il piano finanziario prima delle ferie". "Chi lo chiuderà "il piano finanziario prima delle ferie"? - chiede l'ex assessore - L'associazione Te.Ma. che vanta centinaia di migliaia di euro di credito dal Comune, che ha dovuto chiudere il contratto con la ditta per la manutenzione del teatro, che ha il personale in cassa integrazione in deroga dal mese di maggio?".

Pubblicato il: 23/06/2011

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