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Còncina. Soltanto un elenco di 'dossier', fatti zero

di Cristina Calcagni "Se le soluzioni del bilancio sono state individuate, perché non approfittare della conferenza stampa per renderle note alla collettività, invece di continuare a sbandierare le 7111 preferenze, da verificare allo stato attuale, e la solidità della attuale maggioranza? Non abbiamo compreso se cerca di tenere in piedi i pezzi finanziari o i pezzi della maggioranza..."

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Poca  visibilità in questi giorni per il Sindaco, che disattendendo i tempi (le regole) per la consegna dei documenti per la presentazione del previsionale 2011, cerca consenso in una conferenza stampa priva di contenuti programmatici e ricchi di propaganda politica a senso unico. Io francamente non ho compreso il punto sulla situazione, in realtà c'è stato ancora una volta un appello alle cose da fare, i cosiddetti dossier, che periodicamente vengono riportati all'attenzione, forse per capire se ci sono tutti o se qualcuno è assente. Attacchi palesi a tutti, compresi i giornalisti che ovviamente hanno notizie di prima mano, la notizia/scoop è il loro lavoro. Di cene ad Orvieto ce ne sono molte, di pericolosi rivoluzionari non ne vedo nessuno, purtroppo. Come fa il Sindaco a conoscere fino in fondo le cosiddette malefatte della sinistra, c'era? E' ad Orvieto da poco più di  due anni e prima di questa sua esperienza, definiva la città orvietana come la città in cui funzionava tutto benissimo. Non crede che l'impossibilità di costruire un governo di responsabilità con tutte le forze politiche sia dovuto ad impossibilità comportamentali di entrambi le parti? Anche la fine di un matrimonio, che vede solo due attori, è sempre responsabilità congiunta, come può pensare che idee, appartenenti a compagini politiche diverse, possano trovarsi con il metodo fin qui adottato? Travi contro pagliuzze, non funziona. Se le soluzioni del bilancio sono state individuate, perché non approfittare della conferenza stampa per renderle note alla collettività, invece di continuare a sbandierare le 7111 preferenze, da verificare allo stato attuale, e la solidità della attuale maggioranza. Non abbiamo compreso se cerca di tenere in piedi i pezzi finanziari o i pezzi della maggioranza. Certo è che l'attuale giunta e l'attuale maggioranza non è quella espressa dalle preferenze da lei continuamente citate ed ottenute sotto l'egida del "sindaco di tutti" e del programma presentato.

Dei punti dettagliati non si evince nulla, se non un tirare a campare aggrappati saldamente alla poltrona, sicuramente la modifica da concessione a vendita della ex Caserma Piave, rimanendo nei dettagli urbanistici precedentemente concordati, consentirà di ritirare tutte le vendite fallite con cui sono stati chiusi due esercizi finanziari, dando ossigeno, solo in termini di scadenze temporali, al mandato conferito. Ho letto dell'interessamento di una altro altisonante studio di architetti di Milano, ma perché il parere dell'Architetto Gregotti, di oltre un anno fa, non è sufficiente? Se qualcuno dovesse essere interessato all'immobile, perché non renderlo noto alla collettività invece di continuare a parlare di interlocutori, come si stesse procedendo alla vendita di un appartamento privato? Sul parcheggio di Via Roma: dopo due anni, non dimentichiamo che il Sindaco nella sua campagna elettorale lo inaugurò insieme all'allora sindaco uscente S. Mocio, finalmente lo apriamo, speriamo che siano stati risolti i problemi delle infiltrazioni d'acqua e di contenzioso/esproprio/collaudo, di cui non abbiamo mai avuto notizia.

Sorvoliamo sull'idea della pista ciclabile dalla Rupe a Ciconia magari corredata da uno skilift per il rientro come alle Tofane, anche perché l'approccio alle politiche ambientali con le piste ciclabili è un filo datato ed un cavallo di battaglia della sinistra ecologista, nella forma e molto poco nella sostanza. Anche la questione del terzo calanco è sterile ed inutile. Sono altri Enti che hanno deciso sulla questione e non certo per le capacità di lobbing dei rappresentanti comunali, ma solo sotto la pressione delle organizzazioni ambientaliste e dei cittadini rivedendo le proprie decisioni perché troppo impopolari. Rammento solo la mozione del consigliere Leoni.

La politica ambientale necessaria ad Orvieto è altra: no alla raccolta differenziata porta a porta che deturpa oltremodo le qualità artistiche ed ambientali della nostra città, vero ed unico punto di forza per le politiche di SVILUPPO ECONOMICO, tema che il Sindaco non si è dato pena nemmeno di citare magari corredato da qualche 'è alla nostra attenzione quotidiana' o 'ci stiamo lavorando ventre a terra''. Molto meglio centri di raccolta con cassonetti differenziati concentrati presso i parcheggi del centro ed ai piedi della Rupe, corredati da lettori di schede magnetiche per premiare i più virtuosi. La raccolta differenziata porta a porta lasciamola a De Magistris, che combatte con ben altri problemi non ultimo l'approvazione del Bilancio Previsionale entro il 30 di giugno, come ha dichiarato ieri in una intervista quindi, per lui, quella è la data di scadenza, e lo sciorinio di secchi colorati il martedì e sacchetti trasparenti il venerdì davanti alle abitazioni napoletane, rappresenta, per quella città, un grande passo avanti rispetto ai cumuli di immondizia per strada. Orvieto non era in quelle condizioni. Per contro si propone di estendere il porta a porta anche alle frazioni?

Mi mancano le parole sulle varie ed eventuali, visto che all'interno sono state ricomprese tutte le tematiche socio/culturali in una sorta di mero appello e basta. Mi soffermo solo su un aspetto che trovo ingiusto: il Sindaco, che in numerose occasioni ha bacchettato  gli orvietani di aver vissuto sopra le proprie possibilità, non crede che quindici giorni di concerti meglio denominati "Ushuaia classica", in programmazione tra pochi giorni ad Orvieto,  in questo momento di austerity  rispecchino l'altra faccia della medaglia? Per quale motivo dovrebbero ritenersi giusti 30.000,00 euro spesi/bruciati per due ore di Requiem e non ritenersi invece giusti i 50.000,00 euro azzerati con una recente delibera di giunta, per la nostra scuola comunale di Musica? 320 ragazzini frequentano la scuola, quindi oltre 1.000 persone/abitanti impattati dalla eventuale chiusura, e dalla recente impossibilità di vedere esibire i propri figli nei saggi annuali che quest' anno, giustamente, sono saltati per lo sciopero dei docenti a cui il Sindaco per cinque mesi ha promesso l'agognato contributo comunale. Qualsiasi location impegnata per Ushuaia ha comunque dei costi vivi da sostenere. Ne avevamo davvero bisogno? Orvieto negli ultimi anni ha avuto il meglio: Zubin Metha e l'Orchestra del Maggio Fiorentino. Diciamo che ad Orvieto  non siamo digiuni di concerti di musica classica, mentre già da settembre mancheranno i servizi essenziali per cui questa città era fiore all'occhiello del Centro Italia e non solo. Comunque ieri qualcuno doveva delle risposte  per il Teatro e la Scuola di Musica.non è la prima volta, basta che ci facciate sapere se avremo la sede e le docenze necessarie per lo svolgimento dei corsi musica insieme con la stagione teatrale per l'anno 2011/2012. Nessuno ha parlato di pulizie etniche, francamente non vorrei che tale termine esistesse non solo sul dizionario ma in nessuna società civile, abbiamo parlato di bilancio giustizialista e ragionieristico, perché così è. Speriamo almeno che le poste con cui si sta confezionando  il  bilancio, in entrata ed in uscita, corrispondano a voci realistiche. Attendiamo con impazienza le risultanze di questo parto, anche per capire dopo 24 mesi di che sesso è! Spero che anche queste "comiche" esternazione non distraggano dal duro lavoro di questi giorni.

Pubblicato il: 22/06/2011

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