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Clamoroso. Arrestato a Milano l'imprenditore Vittorio Casale. Voleva acquistare la ex Piave

E' l'imprenditore che ha firmato la disponibilità ad acquistare il Casermone e l'ex ospedale. Aveva portato in Italia il Bingo. Abbiamo riportato la lettera di disponibilità all'acquisto affidata a Gianni Stella. Una possibilità in meno per risolvere la questione Piave o un pericolo evitato?
- Barbabella. L'arresto di Casale mette ancora in primo piano che "la linea della vendita pura e semplice della Piave, indipendentemente dalle destinazioni che la giustificano, è del tutto sbagliata e pericolosa"

Ci sono almeno una quindicina di operazioni di trading immobiliare tra cui l'acquisto e la vendita di un immobile in piazza Castello a Milano e piazza del Parlamento a Roma, al centro dell'inchiesta che ha portato in carcere stamani per bancarotta Vittorio Casale e Francesco Vizzari, rispettivamente dominus e un dirigente dell'immobiliare Opere, e Gianguido Bonatti, titolare della società fantasma SKT.
Secondo l'inchiesta, le quattro società controllate da Opere e fallite lo scorso dicembre, tra il 2004 e il 2006 avevano acquistato gli immobili e li avevano rivenduti realizzando plusvalenze per cui hanno evaso il fisco per 20 milioni. Le società, fortemente indebitate, e proprio per evadere il fisco, nel 2008 sono finite in SKT, che non le aveva nemmeno iscritte a bilancio.
L'operazione di trading dell'immobile in piazza del Parlamento 18 a Roma è stata valutata attorno ai 60 milioni di euro.  

Le ordinanze di custodia cautelare in carcere per Vittorio Casale e gli altri due imprenditori sono state firmate dal gip Fabrizio D'Arcangelo. Inoltre le Fiamme Gialle hanno effettuato perquisizioni a Roma e a Piacenza nelle abitazioni e nelle sedi delle societa' riferibili ai tre.
Le accuse a vario titolo sono bancarotta fraudolenta aggravata patrimoniale e documentale.
Dalle indagini dei pm Orsi e Ruta è emerso che quattro società del gruppo immobiliare Opere Spa, di cui Casale è ritenuto il dominus, dopo aver realizzato cospicue plusvalenze e distribuito dividendi, hanno omesso di pagare imposte per 20 milioni di euro e, per evitare le procedure esecutive nei confronti del gruppo, sarebbero state cedute a una società zia è riportata dall'ANSAfantasma (inattiva).  La notizia è riportata dall'Ansa.

Pubblicato il: 14/06/2011

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