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PD. Quanto costeranno i consiglieri delegati? Per Pizzo in pochi mesi rimborsati 11.078,17euro

E' la cifra devoluta al datore di lavoro del delegato al Bilancio nel 2010. Olimpieri, soltanto capogruppo, è costato di rimborso al datore di lavoro, come capogruppo, 6.545,77 € . Niete di scandaloso, ma quanto costeranno i nuovi "consiglieri delegati"? Nota dei democratici orvietani

foto di copertina

Riceviamo e pubblichiamo la nota diffusa dal PD orvietano in risposta all'intervento dei gruppi di maggioranza.

Un altro assessore prende le distanze dal Sindaco: unitamente a Cristina Calcagni e ai maggiori sostenitori della candidatura di Toni Concina, Antonio Barberani rassegna le dimissioni ad appena un anno e mezzo di vita amministrativa, dopo aver dimostrato in numerose occasioni evidenti segni di insofferenza.

Fortemente ridimensionato nel suo incarico, dopo l'ultima tornata delle deleghe assegnate dal Sindaco, l'avv. Barberani dichiara di non riconoscersi "nelle dinamiche politiche e organizzative in atto da tempo", di una stagione "di azzeramento di funzioni e servizi propri di una Amministrazione Comunale, finalizzata ad un illusorio risanamento finanziario, lontana dalle mie convinzioni morali e politiche, oltre che inutile e dannosa."

Fu, tra l'altro, lo stesso Barberani, unico della maggioranza, a sostenere che la bruciante questione della rifunzionalizzazione dell'ex-caserma Piave doveva ripartire dalla partecipazione di tutta la città per la redazione di un nuovo bando. Gli attuali intenti dell'Amministrazione, su questa questione come su altre, restano un mistero.

Le dimissioni dell'assessore Barberani, in concomitanza con notizie sempre più allarmanti circa la situazione economica e finanziaria della città (notizie né commentate né smentite dall'Amministrazione), con l'immobilismo vistoso circa tutte le questioni aperte, e con l'attribuzione di "deleghe" specifiche a ben 8 consiglieri della maggioranza per "irrobustire" la squadra di governo molto fuori tempo, sono avvenimenti da "cartellino rosso".

Il Consiglio comunale, per quel che riguarda la sua maggioranza filo-amministrativa, divenuta tale dopo l'outing dei "responsabili" del PDCI (Tonelli) e del PD (Frizza, Meffi), ormai è parte integrante del programma dell'Amministrazione. I consiglieri "delegati", nella loro duplice veste di partecipi e spesso ideatori dei provvedimenti, alla votazione degli stessi sono in evidente conflitto d'interesse. Non solo: il "raddoppio" delle funzioni tra assessori e consiglieri non è affatto a costo zero. Non sono dunque, l'"astio" e il "livore" a evidenziare quanto costa la nuova "responsabilizzazione" dei consiglieri. Sono i numeri.

I consiglieri hanno, per legge, il diritto di assenza dai rispettivi luoghi di lavoro per le sedute consiliari e per le sedute delle commissioni. I capigruppo hanno diritto a 25 ore di assenza mensili. Le assenze vengono dal Comune rimborsate ai datori di lavoro.

Nell'anno 2008, la cifra rimborsata agli Enti (datori di lavoro dei consiglieri) è stata di € 3.583,78; nel 2009, di € 3.584,53. Nel 2010, invece, di ben € 19.828,50, cioè circa sei volte di più. Le sole assenze rimborsate ai rispettivi datori di lavoro dei consiglieri Olimpieri e Pizzo (consigliere "delegato") sono costate all'Amministrazione rispettivamente € 6.545,77 e € 11.078,17. Con l'arrivo della nuova ciurma di consiglieri "delegati", quanto costerà la tonnara? E, a questo punto, tutto sommato, a che servono gli Assessori?

Dice ancora Barberani: "La compagine assessoriale è, nei fatti, da tempo esentata dalle scelte di governo, sistematicamente elaborate in altri consessi e con altri soggetti al di fuori di quelli legittimamente proposti allo scopo."

Chi guida, attualmente, il governo della città? Verso quale destino stiamo viaggiando? Perché il "Palazzo" non chiarisce?

Certo è che questa Amministrazione in franchising ha avuto finora come risultato quello di deprimere e far allontanare la parte migliore della sua militanza, parallelamente ad una campagna di acquisti discutibile sul piano politico ed etico. I cosiddetti "responsabili del 20 ottobre", ora si troveranno responsabili di un bilancio che sarà fatto di tagli ai servizi (scuola, mense, disabili, anziani, cultura). 

Le dimissioni dell'Assessore Barberani sono l'impietoso atto di denuncia nei confronti di un'Amministrazione che finora si è retta su capacità comunicativa, su proclami ad effetto. Slogan e simpatia non reggono più.

Chi vuole davvero il "bene della città", accetti il giudizio: cartellino rosso.  

Pubblicato il: 12/02/2011

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