Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Mozione del PD sul Bilancio sociale negli enti locali. Bocciata

La preoccupazione della maggioranza era il poco tempo a disposizione, ma non è stata accettata neppure la possibilità di allungamento dei tempi
La trasparenza è un lusso

Il Consiglio Comunale ha respinto (6 contrari: Concina, Sborra, Pizzo, Tonelli, Ranchino, Frizza; 4 favorevoli: Germani, Mortini, Moscetti, Belcapo) la mozione presentata dai consiglieri Marco Moscetti, Anna Rita Mortini, Adriana Bugnini, Leonardo Mariani e Giuseppe Germani (PD) che impegnava il sindaco e la Giunta a prendere atto delle "Linee guida per la rendicontazione sociale negli enti locali", predisposte dall'Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali nella seduta del 7 giugno 2007.

"La mozione tende alla modernizzazione - ha spiegato il proponente Ccnsigliere Marco Moscetti - e si colloca nel quadro degli indirizzi di modernizzazione delle amministrazioni pubbliche, in cui ormai da anni assume particolare rilevanza l'adozione di iniziative e strumenti di trasparenza, relazione, comunicazione e informazione tendenti a caratterizzare un innovativo rapporto tra ente e cittadino. Tra le iniziative che le amministrazioni pubbliche stanno perseguendo in questa ottica, è importante l'utilizzo di tecniche di rendicontazione sociale, che rispondono alle esigenze conoscitive dei diversi interlocutori (cittadini, famiglie, imprese, associazioni, istituzioni pubbliche o private) e che consentono loro di comprendere e valutare gli effetti della complessa azione amministrativa".

"Il bilancio sociale - ha aggiunto - costituisce una risposta ai limiti informativi dei bilanci tradizionali e al deficit di comprensibilità dei normali sistemi di rendicontazione pubblici, in quanto strumento finalizzato a informare in maniera chiara e intelligibile sull'attività svolta dall'ente locale in termini di coerenza tra gli obiettivi programmati, i risultati raggiunti e gli effetti sociali e ambientali prodotti. Anche se rappresenta uno strumento volontario per le amministrazioni pubbliche, non essendo reso obbligatorio da alcuna disposizione normativa, il bilancio sociale è però uno strumento di gestione innovativo con il quale l'amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell'impiego di risorse in un dato periodo, in modo da consentire ai cittadini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l'amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato".

Nel corso del dibattito sono stati evidenziati i tempi stretti imposti dalla mozione. Il sindaco Antonio Concina ha detto che "il bilancio sociale è uno strumento del quale non si può più fare a meno. Concordo quindi con la proposta ma mi spaventa il termine dei 90 giorni e tenendo conto dei carichi di lavoro che la proposta comporta, preferirei non avere scadenze cogenti".

Angelo Ranchino (Orvieto Libera): "le fasi previste sono molte e c'è una fase preliminare all'approvazione del bilancio sociale. Per quanto il bilancio sociale è condivisibile ed l'obiettivo a cui tendere mi sembra un appesantimento notevole per tutti i settori comunali. O meglio questa procedura può essere attivata in tempi ordinari e non certo in quelli straordinari come quelli che stiamo attraversando attualmente che vedono i settori impegnati sugli adempimenti degli atti di programmazione finanziaria che avvengono giorno per giorno. Trovo la mozione condivisibile nel merito ma non percorribile nell'attualità. Propongo il rinvio al superamento della fase di emergenza che stiamo vivendo. Chiedo il differimento dell'approvazione nel 2011, slittandola di un esercizio. Del resto, la rendicontazione 2010 sarebbe mancante della fase preliminare, quindi trovo sostanzialmente inutile vincolarla al 2010. Sarebbe poco utile se legata alla fase della rendicontazione quanto più utile a quelle di preventivo. Per tutti questi motivi oggi non mi sento di approvare la mozione".

Carlo Tonelli (PDCI): "il bilancio sociale è sicuramente utile ma di difficile applicazione per come presentato. Questa mozione come quella dell'anagrafe degli eletti potrebbero essere slittate anche alla luce della riorganizzazione degli uffici. Magari rimandandola ad una fase di studio della commissione consiliare. Oggi la priorità è il bilancio e il pagamento dei creditori. Il lavoro dei consiglieri va apprezzato ma sarebbe sgradevole dover votare una cosa che poi non trova oggettiva attuazione". Giuseppe Germani (PD): "la mozione è datata da un po' di tempo. Se siamo d'accordo sui contenuti, non credo che ci sia nulla di scandaloso di posticiparne di un anno l'attuazione. Iniziare ad adottare questo meccanismo che è sicuramente più elaborato ci porterà però ad un bilancio più chiaro e leggibile da parte dei cittadini. Siamo per continuare su questo percorso. Occorre comincia e a ragionare per il futuro. Se è solo un problema di tempi siamo disponibili a ragionare".

Moscetti per replica: "la mozione era di giugno 2010. Abbiamo presentato anche una mozione per l'avvio di un lavoro di redazione del bilancio preventivo tramite il bilancio partecipativo. Io non ho problemi per lo slittamento di un anno con tutti gli assestamenti da cui derivano le previsioni. Nel 2011 si elabora la rendicontazione sociale di un solo settore. Capisco che è un meccanismo laborioso e la calendarizzazione va proprio in questa direzione. Voto favorevole".

Tonelli: "se la questione è lo spostamento di un anno vorrei un percorso in commissione consiliare anche per estendere". Sborra: "voto contro perché la burocrazia in Italia è già pesante ed appesantire ancora di burocrazia il bilancio significa non finire mai il lavoro che abbiamo iniziato a fare".

 

Pubblicato il: 09/12/2010

Torna alle notizie...