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L'acquisizione della documentazione sul parcheggio di via Roma rischia di interferire con i bandi di concessione

La Finanza deve verificare le procedure seguite per l'affidamento dei lavori e i rapporti tra Comune e la ditta che si è aggiudicata l'esecuzione dell'opera, specie alla luce dei risultati dei lavori. Per il sindaco "stiamo subendo le conseguenze di una congiuntura nettamente sfavorevole" (un po' di iella n.d.r.)

ORVIETO - "Un'ennesima eredità ricevuta dal passato che spero non interferirà con i piani di riordino che stiamo portando avanti". Il sindaco Toni Concina commenta in questo modo il sequestro di mercoledì mattina della Finanza della documentazione sul contestato parcheggio di via Roma.

Un fulmine, anche se certamente non a ciel sereno, che rischia di mettere in discussione adesso due bandi comunali (sull'esternalizzazione dei parcheggi e sulla concessione di alcuni posti auto) entrambi in scadenza il 15 settembre ed entrambi indispensabili a far quadrare i conti dei bilanci del Comune. L'indagine, insomma, sembra arrivare come la "nuvoletta di Fantozzi"e questo il sindaco non può fare a meno di sottolinearlo.

"Siamo assolutamente rispettosi dell'attività della autorità preposte e fiduciosi nell'esito delle indagini, anche se sembra sempre più spesso di dover subire le conseguenze di una congiuntura nettamente sfavorevole" afferma Concina che intende anche puntualizzare che l'acquisizione dei documenti non sarebbe stata formalmente un vero e proprio sequestro. "In ogni caso si accetta tutto - conclude il sindaco - andremo avanti per la nostra strada, nella speranza che le indagini non interferiranno con i bandi sui parcheggi". Come noto, la guardia di finanza, con un blitz scattato mercoledì mattina, ha portato via dal quarto piano del palazzo comunale tre scatoloni di carte. Obiettivo: verificare le procedure seguite per l'affidamento dei lavori e i rapporti tra Comune e la ditta che si è aggiudicata l'esecuzione dell'opera, specie alla luce dei risultati dei lavori.

Le verifiche saranno effettuate a 360 gradi senza tralasciare alcun aspetto, anche se per il momento la Finanza mantiene il più stretto riserbo sulle indagini che, come già detto, non avrebbero nulla a che fare con l'esposto presentato da una parte del Pd prima delle amministrative del 2009. (S.T.)

Pubblicato il: 03/09/2010

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