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E' nato il COVIP, luogo d'incontro della città positiva

E' il Centro Orvietano di Vita Politica, intitolato al senatore Romolo Tiberi. Contributi di Mario Tiberi e Falvio Zambelli

foto di copertina

                                                                                              Caro Franco,

la fondazione del COVIP (Centro Orvietano di Vita Politica), intitolato al Senatore Romolo Tiberi, ci darà l'occasione per elaborare soluzioni condivise o condivisibili alla crisi che attanaglia la nostra città. Una crisi, soprattutto, di prospettive. Non so quanto i nostri concittadini siano delusi, arrabbiati, depressi e sfiduciati. Quelli che lo sono hanno ottime ragioni. Quelli che non lo sono, o non hanno riflettuto abbastanza o, come noi, sono inguaribilmente fiduciosi nelle potenzialità individuali e sociali. Una fiducia che si regge sull'impegno nel pensiero e nell'azione.

L'abitudine a pensare ci porta a valutare l'operato del sindaco, della giunta e del consiglio comunale senza pregiudizi positivi o negativi. Non faremo sconti a nessuno e saremo rispettosamente schietti, Metteremo in evidenza le pigrizie e le inadeguatezze degli amministratori comunali ad ogni livello. Ma, nel contempo, ci adopreremo per dare solidità politica all'esecutivo, non potendo l'anatra zoppa continuare a zoppicare senza fare presto una brutta fine.

Mi è facile, dato il titolo di questa rubrica, buttar giù qualche battuta sul bailamme che c'è a manca. Un dozzina di amministratori di centrosinistra, alcuni dei quali ancora in carica, sono nel mirino della Corte dei Conti per la faccenda dei derivati. Moralmente ne soffrono e politicamente ne risultano indeboliti. Tra di essi c'è il candidato sindaco che l'ambiente clericale di sinistra (dopo aver creato e distrutto il sindaco della precedente consiliatura) sta covando con discrezione. Ciò ridà forza a un altro aspirante candidato che sembrava in declino. Ma c'è il giovane onorevole che forse gradisce che Concina gli tenga calda la sedia fino a quando il parlamento non si sciolga, magari anticipatamente. Però tutti sanno, a manca, che non sono stati mai così deboli e divisi e, se pure dovessero vincere contro un centrodestra che non è stato mai forte, non sarebbe un divertimento.

Non mi far raccontare quel che succede nel centrodestra, anche se lo so benissimo. Per fortuna il simbolico duello che si svolge in questa rubrica assegna a te la responsabilità di far partire il colpo.

Tuo Pier

 

Caro Pier,

quando ormai più di dieci mesi fa ci siamo messi a duellare prendendo a riferimento la classica distinzione degli orientamenti politici in destra e sinistra, sapevamo bene che non ci saremmo lasciati condizionare più di tanto dalle vecchie appartenenze e che avremmo utilizzato le nostre esperienze per contribuire alla paziente costruzione di una via d'uscita dalla crisi della nostra città. Abbiamo incontrato l'intelligente attenzione e la convinta partecipazione di altri amici ed abbiamo constatato un interesse crescente che andava oltre quelli che abbiamo affettuosamente chiamato i nostri 25 lettori.

Da qui, dopo che è stata scongiurata la prospettiva del commissariamento e delle elezioni subito, abbiamo deciso, insieme agli altri amici, in conformità con la necessità più volte proclamata che bisognasse lavorare ad una prospettiva di stabilità superando interessate divisioni e vecchi schemi, di dar vita al COVIP, la cui natura è definita senza possibili equivoci nel manifesto fondativo e i cui scopi anche tu hai qui ben sintetizzato, dunque senza necessità al momento di ulteriori specificazioni. Per dirla in rapida sintesi, volevamo dimostrare che ci si può mettere in discussione per fare delle cose insieme e nel contempo restare fedeli a se stessi. Meglio, non solo si può, ma per dovere civico si deve. Senza perdere nulla, anzi, guadagnando in conoscenza di sé e della realtà e in ricchezza di elaborazioni utili.

Le prime risposte all'invito a collaborare mi pare siano più che incoraggianti. Perciò nelle prossime settimane svilupperemo quell'intensa attività progettuale (idee, discussioni, iniziative) che abbiamo promesso. Il COVIP non nasce per competere con qualcuno, ma per aiutare tutti. Non nasce contro ma per, ad esempio per aiutare i partiti a sbloccare situazioni incancrenite e a superare posizioni pregiudiziali povere di contenuti adeguati, aggiornati e solidi.

Come reagiranno gli schieramenti? Forse con la tecnica collaudata del muro di gomma, ma se così sarà vi sarà un ulteriore impoverimento di prospettive. Sarà stata sprecata un'altra occasione. Ci piacerebbe invece che si capisse subito l'importanza di costruire senza paraocchi una possibilità di uscita condivisa dalla crisi, che non è solo finanziaria. Insomma, che si vedesse nel COVIP un'opportunità, una risorsa, e non una minaccia, come purtroppo accade troppo spesso per qualsiasi novità si stagli all'orizzonte. Noi comunque faremo affidamento soprattutto sulla sensibilità per una politica della concretezza, che ci sembra molto diffusa e che va di sicuro oltre gli schieramenti precostituiti.

Credo perciò che ci debba interessare molto poco il gioco delle candidature, che nelle condizioni attuali non ha alcun fondamento, né programmatico né politico. Peraltro la vicenda degli swap, più che spingere a far la gara del birillo da abbattere per far emergere al momento giusto improbabili candidature di fazione, dovrebbe consigliare saggezza e lungimiranza sulle cose da fare ed una seria riflessione proprio di cultura politica e di strategia amministrativa. Sulla quale non vogliamo dare lezioni a nessuno, ma che riguardi tutti è difficilmente confutabile. E penso che si possa dimostrate ad abundantiam. La preoccupazione, come ripetiamo da tempo, dovrebbe piuttosto essere indirizzata a costruire un progetto di sviluppo insieme ad una soluzione politica che lo renda realizzabile. E prima che nostra, essa dovrebbe riguardare chi a diverso titolo riveste ruoli di responsabilità. Non si può far la melina, il tempo delle scelte sta arrivando. Noi ci siamo. Per far emergere la voglia di positivo che cova nel seno della città.

Tuo Franco


da Mario Tiberi

Amici a me carissimi,
 ieri, Domenica 8 Agosto, ho trascorso una giornata sofferta sia moralmente che fisicamente.
Cercavo di distrarmi e di non pensare troppo agli affanni della vita convulsa dei tempi attuali, ma pur sforzandomi non vi riuscivo.
Verso sera, facendo appello alle mie residue energie, mi sono custodito alla bene e meglio e ho deciso di presenziare all'evento "Sotto il cielo degli Etruschi; notte bianca al Fanum Voltumnae".
In gruppo ho attraversato il cancello d'ingresso al sito archeologico e ho avvertito la sensazione di passare da una realtà all'altra, una specie di oltrepassamento di un ideale "Stargate" storico.
Ho ammirato i resti della Chiesa Cristiana denominata "San Pietro in vetera", quelli del Santuario etrusco e le reliquie di epoca romana: tre civiltà, snodatesi nell'arco di quasi due millenni, erano sotto i miei occhi attenti e carpiti da un fascino di rara suggestività.
Ho ripreso, poi, la strada di casa e, Vi confesso, ne sono rientrato rinfrancato nello spirito e ritemprato nel corpo.
Chi ci può dar l'ispirazione? A questa domanda, da Voi posta all'attenzione dei nostri concittadini, una risposta potrebbe venire, sulla scia dell'esempio Foscoliano, proprio dall'osservazione speculativa delle sontuose vestigia lasciateci in eredità dai nostri antichi padri.
Un orvietano pressoché sconosciuto, Paolo Antonio Viti, nel 1690 contribuì alla fondazione dell'Accademia dell'Arcadia ed ebbe a commentare che, con somma gioia e onore, anche Orvieto veniva proiettata nel cuore della cultura greca ai "piè dell'Olimpo". Ai piedi della Rupe vi è parte di quanto ci necessita, senza andare a cercare troppo lontano!.
Alle gite istruttive, utilissime in un'epoca di superficialità, se ne potrebbe aggiungere una: quella contemplativa ed ispirativa al "Fanum Voltumnae".
Vi abbraccio affettuosamente


da Flavio Zambelli

Caro direttore, cari amici, ho gia' espresso in precedenza gli auguri e i rallegramenti personali per la nascita del COVIP. Non farò  mancare il mio appoggio e il mio sostegno a voi tutti , come idee, proposte e suggerimenti. Certamente dal punto di vista logistico-organizzativo non potrò esservi d'aiuto al massimo. Infatti questa estate 2010 è stata per me florida di incarichi nel mio settore lavorativo. Dopo l'ingresso come consigliere nel Consorzio di tutela dei vini, adesso anche la presidenza della sezione cerealicola di Confagricoltura; e poi l'ingresso come consigliere nel direttivo della stessa Confagricoltura. Ragion per cui quello che mi mancherà è' il tempo materiale-effettivo da dedicare al COVIP.  Questo centro comunque rimane secondo me il  più importante strumento trasversale di discussione e indirizzo politico nella nostra città. E' nei momenti più complicati e difficili di una Città che deve venire fuori un impegno propositivo dei cittadini a prescindere dallo schieramento ideale-politico di base.I L COVIP,favorendo il libero dibattito , servirà per tirare fuori le migliori individualità della nostra comunità cittadina .Ho notato con piacere che a manifestare pubblicamente apprezzamento per il mio ultimo incarico in Confagricoltura, sono stati alcuni cittadini di estrazioni politiche anche diametralmente opposte. Questo vuol significare spirito trasversale di collaborazione e discussione propositiva. E poi anche riconoscimento delle capacità e delle individualità del singolo. Capacità e individualità che vanno valorizzate; non compresse in dogmatismi ideologici che appartengono al passato. Far funzionare la propria testa , senza chiuderla,  per seguire  acriticamente e pedissequamente un'ideologia  di base. Infatti il  COVIP è formato, tra i fondatori, dalle migliori individualità nei diversi settori della vita cittadina. Poi il COVIP , nel suo atto fondativo, certamente non nega l'importanza fondamentale dei Partiti politici nel dibattito democratico. Ma nasce proprio per evidenziare e riconoscere i limiti dei Partiti stessi, come capacità di fare presa nella società moderna. Vi  aspetto per il dibattito aperto che partirà presto nel COVIP  e vi saluto calorosamente.


La rubrica di Orvietosì  "A Destra e a Manca" è alla quarantatreesima puntata. La rubrica è animata da Pier Luigi Leoni e Franco Raimondo Barbabella, la destra e la sinistra delle "cose".
Vorremmo attrarre i lettori nel ragionamento aperto da Leoni e Barbabella, non con i commenti, che in questa rubrica sono disattivi, ma con contributi firmati e spediti per e-mail a
dantefreddi@orvietosi.it , specificando nell'oggetto la rubrica "A destra e a manca".
La rubrica esce ogni lunedì.

Per leggere le precedenti puntate di 'A destra e a manca' clicca qui


 

Pubblicato il: 09/08/2010

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