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L'Anello della Rupe sepolto alle erbacce

Il Paao tra Cannicella e porta Soliana è abbandonato a se stesso: la vegetazione ha preso il sopravvento lungo i viottoli del parco, un'incuria pericolosa vista la stagione. I sentieri che cedono. Dov'è la manutenzione? E la Rupe si muove? Chi lo sa?

ORVIETO - Inaugurato nel 2006, con gli ultimi soldi della legge speciale, è forse l'opera più bella, insieme alla nuova biblioteca comunale, che Orvieto abbia saputo sfornare negli ultimi anni. Il Paao (Parco archeologico ambientale dell'Orvietano) nel suo tratto tra Cannicella e porta Soliana rischia però adesso di rimanere sepolto sotto le erbacce (vedi foto) .  

Lo sanno bene gli orvietani che, in breve tempo, si sono affezionati a questo percorso panoramico attorno alla Rupe, il cosiddetto "anello", al punto da frequentarlo giornalmente, a dispetto delle condizioni in cui attualmente versa. Se, infatti, è ancora decoroso il breve tratto del Crocefisso del Tufo, il percorso tra il Salto del Livio e porta Soliana è completamente abbandonato a se stesso. La vegetazione, resa ancor più rigogliosa dalle abbondanti piogge, ha preso il sopravvento lungo i viottoli del parco, fino ad arrivare a coprire panchine e cartellonistica. Ora che è finalmente arrivato il caldo, non è raro imbattersi anche in qualche serpente.

Un'incuria pericolosa dunque, vista la stagione alle porte. Altri quindici giorni di caldo, infatti, e l'anello della Rupe potrebbe diventare un potenziale focolaio di pericolosi incendi. Ma non solo. A distanza di quattro anni dall'inaugurazione, cominciano a mostrare segni di cedimento anche i sentieri. In un tratto, tra palazzo Crispo e porta Soliana, il Comune si è visto costretto a transennare una voragine di una ventina di centimetri, venutasi a creare sull'asfalto.

Insomma, la manutenzione dell'area, così vasta, sembra diventata un peso insostenibile per l'amministrazione. I soldi della legge speciale sono ormai finiti da un paio d'anni e la convenzione con la comunità montana per la cura del verde, scaduta a fine anno, non è stata rinnovata.

Ora, però, con l'estate, tutti i nodi vengono al pettine e il parco, soffocato dalle erbacce, è arrivato al limite della fruibilità. Ostinatamente decine e decine di orvietani continuano frequentarlo per la passeggiata giornaliera, ma al piacere di trascorrere un'ora all'aperto si va sostituendo, ogni giorno che passa, un senso di rabbia e di impotenza.

La comunità montana, secondo la convenzione, riceveva annualmente 190mila euro per l'esecuzione degli interventi di manutenzione lungo il percorso. Nel pacchetto erano compresi un totale di 1.350 ore annue di intervento: ripulitura del ciglio, interventi sulla parete tufacea, interventi di ripulitura e sfalcio sulle superfici, ripulitura delle canalette prefabbricate. Da fine 2009, la convenzione è però scaduta e col mancato rinnovo, i lavori sono a questo punto in capo al Comune che però è in grave affanno.

Pubblicato il: 03/06/2010

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