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'Siamo musicisti non teppisti'

I musicisti orvietani sono decisamente "arrabbiati" e dicono basta alla confusione tra musica e rumore e tra musica e atti vandalici

foto di copertina

ORVIETO - "Siamo musicisti non teppisti, basta scaricare su di noi il problema della sicurezza e del rumore". I musicisti orvietani non sono solo scontenti del "regolamento transitorio" che il Comune ha emanato nei giorni scorsi per regolamentare modalità e orari per fare musica dal vivo nei locali, ma sono decisamente "arrabbiati". "Il problema sono gli atti vandalici non la musica, le due cose non sono affatto collegate tra loro come si vorrebbe far credere. È un approccio offensivo che deve finire" afferma Davide Breccia, promotore, sabato sera, di un incontro tra musicisti presso il caffè Cavour.

"Eravamo una trentina, tutti arrabbiati per il regolamento, per come è scritto - male  e senza alcuna competenza in materia - e per il fatto che si continua ad insistere su un binomio musica - vandalismo che è inesistente e profondamente offensivo. Se un problema c'è, è quello dei della confusione fuori dai locali e dei vetri rotti. Ma la confusione c'è anche senza musica dal vivo, anche sabato sera mentre era in corso la nostra riunione all'interno del locale da fuori proveniva un gran casino, eppure nessuno suonava". Insomma, i musicisti sono convinti che stanno subendo una sorta di ritorsione per quanto, di estraneo a loro, ruota attorno alla "movida" orvietana. E vietare la musica non è certo una soluzione. "Sarebbero sufficienti più controlli delle forze dell'ordine per le vie del centro e qualche accortezza da parte dei gestori dei locali, come vendere drink solo in plastica dopo una certa ora". Il regolamento? Tutto da rifare.

"Chiediamo un regolamento più ragionevole - afferma Breccia - da parte nostra c'è la disponibilità a portare avanti un dialogo costruttivo e ad andare incontro a tutte le esigenze, di chi vuole dormire e della sicurezza, garantiamo anche precisione ed impegni sugli orari che verranno stabiliti, purchè il tutto sia fatto in maniera più ragionevole e sensata. Che vuol dire, ad esempio, che i locali non possono pubblicizzare gli eventi che ospitano?".

Intanto, ieri mattina una delegazione di musicisti ha provato ad essere ricevuta in Comune per ottenere una deroga temporanea al regolamento. Ma ha fatto un buco nell'acqua perché, al palazzo comunale, con il sindaco nella Terra del Fuoco, l'assessore al ramo semi dimissionario e le festività pasquali, non sarà possibile parlare con nessuno fino a martedì. 

Pubblicato il: 04/04/2010

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