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Procura. Non esiste alcuna indagine a carico né dell'ex sindaco Stefano Mocio, né dell'attuale Toni Concina,

L'esposto sul preventivo 2009 presentato dai consiglieri Angelo Ranchino (Ol) e Guido Turreni (Pdl) è stato archiviato"...I tavoli della procura traboccano di esposti anonimi

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ORVIETO - Preventivo 2009, nessun reato penale, ma quasi certamente illeciti contabili di cui si occuperà la Corte dei Conti. È il capo della procura, Francesco Novarese a far sapere che non esiste alcuna indagine a carico né dell'ex sindaco Stefano Mocio, né dell'attuale Toni Concina, "neppure - scrive la procura - in riferimento ai bilanci degli anni pregressi e del 2009 e del 2010". L'esposto sul preventivo 2009 presentato dai consiglieri Angelo Ranchino (Ol) e Guido Turreni (Pdl) è stato archiviato in data 10 febbraio in quanto la procura, compiute le verifiche del caso non ha ravvisato alcun reato. Novarese chiarisce vari aspetti della vicenda. In primis il fatto che, sulle cifre sottostimate del preventivo 2009, non sussisteva alcun obbligo di denuncia da parte del pubblico ufficiale come sostenuto, invece, dal consigliere Pierluigi Leoni (Pdl). Perché esso sussista, ricorda Novarese "è necessaria la conoscenza di fatti costituenti reato, profilati almeno nelle loro linee essenziali", mentre l'esposto di Ranchino e Turreni avrebbe avuto meramente "il valore di richiesta di un'indagine conoscitiva, perché - scrive Novarese - non vengono enucleate ipotesi criminose, ma solo una situazione di dissesto". "Per tale ragione - argomenta il procuratore nel decreto di archiviazione dello scorso 10 febbraio - si è proceduto ad acquisire nei vari giornali on line ulteriori elementi, i quali concernono o errori di valutazione o fatti già esaminati da questa procura e conclusi con provvedimento di archiviazione oppure scelte discrezionali della pubblica amministrazione su cui in assenza di altri fatti costituenti reato giacchè alcuni sono oggetto di altro procedimento pendente presso il tribunale di Perugia, non è possibile interloquire (questione Sao), oppure di discussioni in "politichese" che non assumono rilievo, tanto più che sia l'assessore al Bilancio sia il sindaco, che si sono dedicati all'opera di risanamento e sono a conoscenza di tutte le questioni ivi esistenti, pur essendo nota la situazione politica di Orvieto con una maggioranza consiliare diversa da quella della giunta e del sindaco, con notevole senso istituzionale, non hanno rinvenuto alcun reato o parvenza di illecito penale da denunciare, mentre - fa notare il procuratore - quasi certamente, esistono illeciti contabili, oggetto di esame da parte della corte dei conti regionale, organo giurisdizionale competente al riguardo". "Peraltro - conclude Novarese - il sistema di contabilità pubblica prevede tutta una serie di adempimenti che non risultano violati ma solo effettuati tardivamente o con valutazioni erronee o sottostimate" cosicchè non si prefigurerebbe nemmeno il reato di abuso d'ufficio "giacchè - è scritto ancora nel decreto - si è sempre perseguito un interesse pubblico e non risultano nemmeno distolte somme con specifica, e non modificabile, destinazione, onde ogni ulteriore indagine conoscitiva, in assenza di specifici riscontri e notizie non assumerebbe alcun significato, se non mediatico". Il preventivo, come noto, 2009 è stato accusato da più parti di essere eccessivamente "prudente" o addirittura "non credibile". Nel mirino: 4milioni e 224mila euro di tagli alle spese correnti, definiti "impossibili". Di fatto gli stanziamenti sotto stimati hanno richiesto, lo scorso autunno, una manovra di riequilibrio da 7 milioni di euro. Un difetto che pare ormai strutturale nel bilancio del Comune di Orvieto, visto che manca all'incirca la stessa cifra per far quadrare i conti del preventivo 2010, da approvare entro il 30 aprile ma ancora in alto mare.

Pubblicato il: 03/04/2010

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