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NOTIZIE CORSIVI

Còncina ci offende.
Si rompe un clima e oggi è un altro giorno

di Dante Freddi La nostra pubblicazione della bozza di bilancio su cui si sta discutendo appare la sindaco come "uno sciocco tentativo di alimentare sciocche polemiche fini a se stesse". Ci auguriamo che le forze politiche e sociali cittadine rifiutino le modalità proprie di una loggia pretese dal sindaco e ripristino le regole di un consesso pubblico
Indignazione di Stefania Tomba

foto di copertina

Il sindaco Concina ha definito la nostra pubblicazione della prima bozza di bilancio 2010 " uno sciocco tentativo di alimentare sciocche polemiche fini a se stesse".
Queste parole ci offendono vivamente, perché da mesi, da quando è stato eletto, il nostro giornale non fa che sedare "sciocche polemiche fini a se stesse"  che sono state più volte sollevate da ogni parte politica, compresa la sua.
Abbiamo promosso con convinzione riflessioni  sulla necessità  di giungere ad un accordo della gente perbene e di buona volontà per salvare la città, ma evidentemente il sindaco non se ne è accorto e pensa che il positivo risultato ottenuto sia soltanto frutto della sua arguzia politica e non di un clima positivo che in molti abbiamo contribuito a costruire. In molti, noi compresi, anche con qualche sacrificio di opinioni personali.
In questo "patto per la città", egregio signor sindaco, crediamo che non possa e non debba esserci posto per la riservatezza, che non corrisponde quasi mai all'interesse delle comunità e che è inopportuna per chi si occupa di cosa pubblica.
Non vogliamo incontri riservati di cui non si possa sapere o di informazioni che non possono essere pubblicate. Non vogliamo pensare che ci sia qualcosa da occultare, neppure bozze di bilancio, che pure sono offerte alla discussione di consiglieri e partiti, ma non dovrebbero essere sottoposte all'attenzione della città.
Ieri pomeriggio il Pd ha riunito consiglieri e segreteria per dibattere di questa bozza e spero che altrettanto abbiano fatto il PdL e gli altri. Ma noi non avremmo dovuto né conoscerla né pubblicarla.
Crede che la gente sia troppo impreparata per apprendere i numeri che si vanno rivelando, finalmente chiari dopo anni di incertezze? che sia questa una "fuga in avanti" verso un dibattito pericoloso che ha bisogno di essere guidato e indirizzato in "questa difficilissima e delicata fase"?
E quella, poi, sarebbe una "traccia tecnica elaborata dai dirigenti" ? sarebbero stati i dirigenti ad individuare di  tagliare su cultura o servizi e quali? se aumentare il costo dei servizi e quali? quale dirigente ha suggerito di togliere fondi al centro studi o alla scuola di musica o al teatro? e il dirigente che invece consiglia di non rinnovare i lavoratori socialmente utili e aumentare la Tarsu?  Lei ha soltanto provveduto alla diminuzione della spesa di cancelleria? e Romiti, è quindi soltanto un prezioso passacarte?
Sconcertante.
Cosa significa poi che i numeri offerti alla discussione politica sono "presunti"? che si stanno discutendo dati inesistenti o imprecisi o falsi? perché quelli da noi pubblicati sono i numeri scritti nel documento affidato ai componenti della commissione, qualcuno dei quali ha evidentemente una considerazione maggiore della sua in quanto a partecipazione e condivisione delle scelte.
E la stampa responsabile sarebbe poi, secondo lei, quella che non racconta di cosa si sta discutendo, che nasconde il futuro, che anestetizza il pubblico,  secondo l' incredibile invenzione che si debbano tenere riunioni riservate?
Ci auguriamo che le altre persone che partecipano a questi incontri confidenziali si rendano conto dell'assurdità della pretesa e che le forze politiche cittadine rifiutino modalità proprie di una loggia e non di un consesso pubblico.
San Pietro Parenzo, ti vedo disattento.

Di seguito il comunicato diffuso dall'ufficio stampa del Comune di Orvieto in merito alla "fuga" di notizie.

"Il Sindaco Concina interviene sulle indiscrezioni di stampa riguardanti i presunti numeri del bilancio 2010.

A seguito di alcune notizie di stampa relative alle riunioni preparatorie per la definizione del bilancio 2010 il sindaco Antonio Concina precisa quanto segue:

"Mi corre l'obbligo, da Sindaco e nel rispetto di tutti i concittadini, delle forze politiche che siedono in Consiglio e dei dirigenti e funzionari del Comune, di precisare alcune notizie di stampa rilanciate dal quotidiano on line 'Orvietosì' rispetto ai presunti numeri del bilancio 2010.

Lo faccio senza la presunzione di dare lezioni di informazione a chicchessia, ma di aiutare a far riflettere tutti noi - amministratori e amministrati - sulla inutilità assoluta di certe fughe in avanti, sia da parte di soggetti politici che di addetti all'informazione.

Lo faccio nel rispetto di quanti si sono interrogati e si interrogano sulla credibilità del recente patto intercorso fra le forze politiche di maggioranza e minoranza consiliare per lavorare insieme subito sul bilancio preventivo 2010 ma non solo.

Nel merito: la riunione di giovedì scorso (in vista del bilancio 2010) era e resta una riunione di lavoro fra il gruppo misto (in senso politico) e il gruppo tecnico (dei dirigenti). Una prima riunione, poco più che interlocutoria su una traccia tecnica elaborata dai dirigenti che stanno da tempo lavorando al bilancio. Una riunione a cui dovranno seguirne altre. Una riunione peraltro neppure troppo lunga ma soprattutto riservata. Una riunione in cui la regola data era quella della riservatezza, compresi i file di tracce di lavoro che non sono usciti dagli uffici comunali, essendo stati elaborati dai dirigenti che sono tenuti al riserbo e che soprattutto non hanno nulla di definitivo in nessun senso.

La riunione e le altre che seguiranno sono vincolate, dunque, alla riservatezza d'ufficio! Regola che attiene non solo i dipendenti ma anche gli amministratori. Lo ribadisco stigmatizzando il fatto che, anche in un momento difficile e serio come quello che stiamo attraversando, evidentemente c'è ancora chi sta in politica ma ammicca a mettersi in mostra con azioni 'originali' verso l'esterno.

E c'è anche chi pensando di fare informazione, in realtà fa solo un danno alla città e ai cittadini. Purtroppo quello pubblicato, seppure sia stato precisato che è 'una bozza su cui iniziare le azioni di risanamento e ridisegnare la città' non è uno scoop giornalistico, ma solo uno sciocco tentativo di alimentare sciocche polemiche fini a se stesse. La città non ha bisogno di questo. E il richiamo al senso di responsabilità collettivo non esclude nessuno, neppure la stampa. La quale ha sempre una funzione importante. Anche in questa delicatissima e difficile fase". 

 

 

Pubblicato il: 09/03/2010

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