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La bomba brillerà domenica prossima. Autostrada e ferrovia Lenta chiuse

Il blocco della circolazione avverrà tra le 8,30 e le 12,30. Nello stesso lasso di tempo, dovranno lasciare le proprie abitazioni anche una quarantina di persone residenti nella frazione di Pianlungo, tra Allerona e Castel Viscardo

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ORVIETO - La bomba brillerà domenica prossima: disposta l'evacuazione per una trentina di persone, chiuse per quattro ore l'autostrada A1 e la linea ferroviaria Lenta. Aperta la Direttissima. Queste le indicazioni uscite dal vertice dell'unità di crisi che si è tenuto ieri pomeriggio in Prefettura a Terni, sull'emergenza dell'ordigno bellico da mille libbre della seconda guerra mondiale, rinvenuto sabato scorso tra Pianlungo e Ponte Giulio. La bonifica è confermata per domenica prossima, così come inizialmente ipotizzato. Il giorno festivo - scelto già altre volte in passato per questo tipo di operazioni - consentirà di limitare i disagi, soprattutto alla circolazione. Per l'intera durata dell'intervento, infatti, si renderà necessaria la chiusura dell'A1 e della linea Lenta della Ferrovia.

L'ordigno è stato rinvenuto lungo il letto del Paglia in un punto equidistante tra i due ponti che sovrastano l'A1 e la ferrovia. Il blocco della circolazione avverrà tra le 8,30 e le 12,30. Nello stesso lasso di tempo, dovranno lasciare le proprie abitazioni anche una quarantina di persone residenti nella frazione di Pianlungo, tra Allerona e Castel Viscardo. Il despolettamento della bomba avverrà in loco, sotto la regia esperta del maresciallo degli artificieri dell'Esercito, Agostino Pinna. Un paio d'ore i tempi tecnici (tra le 8,30 e le 10,30). Poi l'ordigno potrà essere trasportato altrove per il brillamento. Già individuata una cava nelle vicinanze, dove sarà possibile portare a termine le operazioni.

Nella giornata di oggi saranno noti tutti i dettagli tecnici stabiliti dall'unità di crisi cui fanno parte prefettura, forze dell'ordine, protezione civile, Anas, Ferrovie, società Autostrade, Provincia, Regione e Comune. La bomba, di fabbricazione americana da mille libbre, è stata trovata nel primo pomeriggio di sabato scorso. La scoperta è stata fatta da due ragazzi di Allerona scalo che erano arrivati sul posto, pensando di trascorrere il pomeriggio a pescare, dopo le tante giornate di maltempo. Invece, proprio le abbondanti precipitazioni avevano depositato sull'argine del fiume, a poca distanza dall'acqua, la bomba dimenticata dal tempo. Ritrovamenti del genere non sono rari in quella zona, bombardata nel corso del secondo conflitto mondiale proprio per la presenza della ferrovia.

Altri ritrovamenti, e non solo ad Allerona, si ricordano tra il '99, il 2001 e il 2004. La frequenza di tali scoperte, nel 2005, ha indotto la protezione civile ad elaborare una proposta, quella di avviare una vera e propria campagna di rilevamento e rimozione degli ordigni inesplosi ancora presenti, evidentemente, a migliaia sul territorio. Una mappatura che prendeva spunto da un progetto, all'epoca pilota, dell'Itc Irst del Trentino che, sulla base di appositi software, sfrutta le informazioni e le foto pervenute, a partire dagli anni Novanta, dagli archivi militari statunitensi riguardanti le operazioni lungo tutto il territorio nazionale. Obiettivo: sviluppare una mappa del rischio potenziale "georeferenziato" in funzione delle bombe effettivamente lanciate e differenziate per tipo di esplosivo e spolettatura. Si determinerebbero così le possibili aree di impatto delle bombe inesplose, evitando il rischio (e i conseguenti costi) dei ritrovamenti casuali.

Pubblicato il: 19/01/2010

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