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Scherza coi fanti ma lascia stare i santi

di Dante Freddi Il corsivo di Pier Luigi leoni Olimpieri santo subito è politicamente blasfemo. Perché c'è una parte consistente della destra che lavora quotidianamente contro Còncina ed ha convenienza che la sua Amministrazione fallisca. Vive nel peccato contro la città e nella speranza di conquistare tutto il Comune  e...altro

foto di copertina

Nel suo corsivo Stefano Olimpieri "santo subito" Pier Luigi Leoni racconta quanto vede con onestà intellettuale e con altrettanta onestà prevede. Ma qualche volta il quadro è opacizzato dall'affetto per i suoi e ci scappa qualche magheggio di pensiero e addirittura il blasfemo accostamento tra Wojtyla e Olimpieri.
Roba da confessare, con perdono incerto anche a fronte di pentimento certo.
Leoni  scrive che il ritiro delle sei proposte di deliberazioni avvenuto nell'ultimo tormentoso consiglio comunale ha costretto tutta la sinistra a "ricordarsi che le elezioni le ha vinte pure Concina e che la giunta l'ha nominata lui. E i 40.000 metri cubi da costruire tra Ciconia e San Giorgio aspetteranno un po'.
E' vero, è così, ma a destra c'è chi si spertica a sostenere che il ritiro è stato giustificato dal timore che il centrosinistra avesse potuto bocciare i punti che riguardavano urbanistica e "sociale" a causa di sue divisioni interne e che quindi si creassero ulteriori complicazioni alla Giunta.

Troppo grave, d'altronde, se fosse stata adottata una simile azione per incontrollata ripicca.

Io credo all'autorevole amministratore che mi ha offerto questa lettura della vicenda, ma non è  stata quella la ragione che ha animato tutto il centrodestra.
Leoni ha visto quello che realmente è avvenuto: a muovere il ritiro delle deliberazioni è stata la voglia di rivalsa, il gusto di  esibire i muscoli irrobustiti dall'estrogeno Còncina a comunisti sbuffanti da tutte e tre le frogie.  

Scrive poi Leoni: "Il pensiero di Stefano Olimpieri "santo subito" fa impazzire la sinistra quasi quanto il successo di un loro compagno. Questa forma di pazzia li ha portati a bruciare, nell'ordine: Stefano Cimicchi, Stefano Mocio e  Loriana Stella".
No, caro Pier luigi, Stefano Olimpieri gode scarsissima considerazione nel popolo di centrosinistra e quindi gli eventuali successi politici sono tutti sofferti all'interno del centrodestra. D'altra parte tanti anni della sua storia amministrativa non lo hanno posto né tra gli avversari pericolosi né tra gli amministratori efficienti. Non c'è motivo di così sottili manovre contro chi neppure si vede. Una eventuale candidatura di Olimpieri per le regionali non accatterebbe neppure un voto dal centrosinistra, semplicemente perché non ha fatto nulla per meritarselo.
Quindi nessuna paura e nessuna manovra.
Anzi.
Leoni che conosce le dinamiche che animano i partiti sa quanto sarebbe moscia per Olimpieri una eventuale campagna elettorale regionale combattuta in solitaria e quanto invece sarebbe vigorosa se a trascinarlo fosse un centrodestra gasato dalla voglia di conquistare appieno il Comune, guidato da Còncina verso l'agognato obiettivo.
Da fine anno era pronto un manifesto firmato dal gruppo consiliare del Popolo della Libertà, guidato da Olimpieri, in cui si utilizzano nei confronti del centrosinistra termini non certo pacificatori, come incapacità, menzogne, autoreferenzialità, incompetenza. Il manifesto è stato pubblicato soltanto dopo lo sgarro del Protocollo, ma la mano era già armata e pronta.
Contro Còncina e la sua amministrazione.

Pubblicato il: 13/01/2010

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