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Per un governo di unità dei trombati

di Dante Freddi Sarebbe utile trovare una soluzione unitaria per governare Orvieto, ma attraverso i partiti e i gruppi consiliari, non le persone. In nome di quella caritàs, che è l'amore, "una forza straordinaria, che spinge le persone a impegnarsi con coraggio e generosità nel campo della giustizia e della pace"

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di Dante Freddi

L'aspirazione di Roberto Basili  di unità cittadina si è infiltrata nella discussione durante un un momento particolarmente delicato. L'Amministrazione ha di fronte la necessità di approvare il bilancio e garantire i servizi ormai esistenti, di trovare una soluzione credibile per la Piave e l'ex ospedale, di  far approvare le ormai famose linee programmatiche del centro-destra, di non aggravare la delusione dei cittadini che hanno voltato la giubba e di quelli che pensavano da sessant'anni di saper fare meglio.
Il centrosinistra, da parte sua, deve dimostrare che esiste e può di nuovo costituire l'alternativa.
Con puntualità straordinaria, l'editoriale apparso su LA CITTA', che fa seguito ad una discussione già  attiva da mesi, circola insieme alla voce del lancio da parte di Còncina di un appello all'unità che dovrebbe coinvolgere quanti ci stanno.  Vorrebbe dire rastrellare consiglieri a destra e a manca, indipendentemente dai risultati elettorali, al di là di accordi politici chiari e con paletti indiscutibili. Così Còncina si reggerebbe sui consiglieri a cui è simpatico, sentimento che Toni suscita con facilità, ma che non è sufficiente.
Il sindaco è sicuramente persona seria ma un accordo così incredibilmente superficiale potrebbe offrire il fianco alle voci più fantasiose, che già circolano e non producono bene.
Ovviamente, i consiglieri eletti nel PD che dovessero farsi attrarre da Còncina senza una chiarissima volontà del partito sarebbero fuori. Niente di drammatico, ma queste sono scelte che producono conseguenze a cascata, e a chi tocca tocca, a tutti i livelli. Un partito che sta nascendo non può permettersi sfumature non leggibili , ha bisogno di cromatismi senza mezze tinte.
A mio avviso, in nome di quella carità di cui scrive Maria Antonella Annulli e di cui ad alcuni (leggi Filippetti) sfugge il significato, sarebbe utile trovare una soluzione unitaria per governare Orvieto, ma attraverso i partiti e i gruppi consiliari, non le persone. Quale altro motivo, infatti, potrebbe giustificare l'accordo tra perdenti se non "L'amore- caritas- una forza straordinaria, che spinge le persone a impegnarsi con coraggio e generosità nel campo della giustizia e della pace"(Benedetto XVI- CARITAS IN VERITATE).
Se dovessero esserci  altre ragioni sarebbero innominabili.

Pubblicato il: 05/12/2009

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