Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Consiglio comunale. Il PD si asterrà sul riequilibrio di bilancio

E' la linea anche di Sinistra e Libertà. L'annuncio arriva, ufficiale, dal capogruppo del Pd, Giuseppe Germani. Che chiede a Concina massima serietà nei rapporti con il gruppo del Pd". Basta con gli atteggiamenti "ondivaghi e poco chiari"
Trappolino. "Il PD non vuole lezioni di moralità da chi persevera in sterili e non sostenibili soluzioni"

foto di copertina

ORVIETO - Astensione. È questa la strada scelta dal Pd (d'accordo anche Sinistra e Libertà) di fronte alla contestata manovra di riequilibrio da 7 milioni di euro oggi all'approvazione del consiglio comunale. L'annuncio arriva, ufficiale, dal capogruppo del Pd, Giuseppe Germani: "La politica di bilancio perseguita nell'ultimo decennio ha portato ad una situazione sparametrata che è stato difficile recuperare e ripianare. Il bilancio di previsione per l'anno 2009 si è dimostrato eccessivamente ottimistico, tanto che necessita oggi di un consistente riequilibrio". Questa la premessa di Germani per arrivare a dire che il suo partito deve a questo punto "concorrere" al riequilibrio per senso di responsabilità, ma si asterrà dalla votazione. Per Germani è anche l'occasione per chiedere, una volta per tutte, al sindaco "la massima serietà nei rapporti con il gruppo del Pd". Basta con gli atteggiamenti "ondivaghi e poco chiari" e fuori risposte concrete: quelle attuali - dice Germani - non sono "in linea con la gravità della situazione locale e nazionale". La parola d'ordine, dunque, è "proposte" per affrontare il deficit strutturale di 2 milioni di euro, ovvero trovare nuove entrate. In questo senso il bilancio di previsione 2010 è il banco di prova decisivo al quale il Pd aspetta il sindaco Toni Concina. È dello stesso avviso il coordinatore del Pd, Carlo Emanuele Trappolino. Ma i toni sono ben più duri. "Va detto - osserva Trappolino - che le proposte politiche del centrodestra sono deludenti". "Si va avanti allegramente - abbracciando quell'impostazione pur definita "disastrosa" dallo stesso assessore Romiti - sulla via delle alienazioni e dell'aumento della spesa corrente - afferma Trappolino - proprio quando sarebbe stato senz'altro auspicabile più rigore e più serietà. Serietà che non abbiamo invece colto nelle grida ai debiti fuori bilancio poi rivelatisi inesistenti". Ma c'è spazio anche per l'autocritica.  "Dobbiamo riconoscere che il percorso avviato dall'amministrazione uscente nel 2006 non ha portato, se pur in un evidente sforzo di risanamento, ad una compiuta soluzione dei problemi di  stabilizzazione" afferma l'onorevole che difende però orgogliosamente i 60 milioni di mutui che gravano sulle casse del Comune. "Non sono affatto debiti o il prezzo pagato dalla collettività a sostegno di operazioni poco chiare - dice Trappolino - Si tratta, invece, di investimenti - infrastrutture a servizio dei quartieri e delle zone produttive, impianti sportivi, strutture di servizio, scuole, centri sociali, ecc. - che hanno migliorato la qualità della vita degli orvietani e contribuito alla crescita del benessere sociale ed economico della città".  Stefano Mocio è "salvo", insomma. Chi, invece, viene pesantemente "redarguito" è l'ex sindaco Stefano Cimicchi, solo evocato e non chiamato per nome. Nel confronto sul bilancio, dice l'onorevole, "non sono mancati i tentativi di interferire nella nostra discussione da parte di chi, dopo essere stato per molti anni protagonista, non si rassegna al ruolo di ex né al fatto che i democratici, con responsabilità amministrative e politiche, possano anche prescindere da investiture non richieste o da non indispensabili consigli".

Pubblicato il: 08/10/2009

Torna alle notizie...