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Acas, è il giorno della verità per i 27 dipendenti dello stabilimento di Orvieto

Possibile cessione in affitto del ramo di azienda ad una società siciliana che sarebbe disponibile all'operazione, assicurando la permanenza della struttura sul territorio di Orvieto
Nota del Partito democratico di Orvieto sulla vicenda Acas Service 

ORVIETO - Acas, è il giorno della verità per i 27 dipendenti dello stabilimento di Orvieto. Sul piatto la possibile cessione in affitto del ramo di azienda ad una società siciliana che sarebbe disponibile all'operazione, assicurando la permanenza della struttura sul territorio di Orvieto e l'inquadramento per tre anni (più due anni) del personale nel contratto delle telecomunicazioni (anziché in quello del commercio). Entro settembre, infine, la liquidazione degli stipendi non versati. È questa, in estrema sintesi, la proposta che sarà vagliata stamani dalle parti social, alle 11, presso la sede ternana di Confindustria, così come è stata riferita ieri al tavolo regionale dallo stesso amministratore e socio unico di Acas service, Giovanna Bernini. Il tavolo regionale di Orvieto era stato richiesto con forza dai sindacati e poi sollecitato dal Comune, in quanto la trattativa spettante all'azienda, secondo i sindacati, non si sarebbe svolta secondo la metodologia richiesta di costante condivisione in una rete di relazioni fra tutte le parti. Al tavolo la Bernini ha così ufficialmente presentato a tutti la sua proposta, motivando anche la scelta della cessione ad una azienda siciliana e non ad una società operante nei territori limitrofi, perché ritenuta di maggior garanzia per la committenza di quella regione. I servizi di call center in ballo sono infatti quelli per la sanità siciliana. Il sindacato resta comunque vigile. "Chiediamo garanzie di merito e non solo formali rispetto al mantenimento dei livelli occupazionali e rispetto al mantenimento dello stabilimento di Orvieto, per questo auspichiamo che la Regione continui a tenere aperto il tavolo di crisi regionale, fintanto che la vicenda non avrà la definitiva approvazione dei lavoratori e dei sindacati", afferma Maria Rita Paggio, responsabile della Cgil di Orvieto. Da parte del sindacato e dei lavoratori rimane, dunque, una legittima preoccupazione per le tutele e le certezze future. Da tre mesi i dipendenti non ricompresi nell'accordo di mobilità relativo ai 104 lavoratori Acas impiegati nei servizi Cup dell'Umbria (Webred ne ha riassorbiti una novantina) lavorano senza stipendio al solo scopo di investire sul lavoro futuro, ovvero sul mantenimento del posto di lavoro. Di fronte al sacrificio di tante persone i sindacati continuano dunque ad invocare l'impegno delle istituzioni a guidare il percorso fintanto che ce ne sarà bisogno. Quello di oggi, a Terni, appare dunque un incontro decisivo. Ad Orvieto, ieri, hanno preso parte al tavolo regionale oltre al sindaco e agli assessori Massimo Rosmini (Politiche del Lavoro) e Cristina Calcagni (Politiche giovanili), gli assessori regionali, Mario Giovannetti (Sviluppo economico, Attività produttive, Politiche industriali) e Vincenzo Riommi (Innovazione e sistemi informativi), la titolare dell'azienda Acas, Giovanna Bernini, Paolo Ferrante dell'associazione Industriali di Terni, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil, Rita Paggio, Paolo Del Caro, Raffaele Trentini, Giancarlo Ricciarelli e Francesco Di Antonio e la rappresentante dei lavoratori Irene Biancarini.

Pubblicato il: 08/09/2009

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