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Maxi evasione, tremano 216 dipendenti

All'indomani dell'operazione della GdF di Orvieto che ha scoperto 3 milioni di euro non dichiarati per l'anno 2007 a carico di Acas service srl, la preoccupazione maggiore è per il personale dell'azienda. Intervengono i sindacati 

ORVIETO - Maxi evasione, tremano 216 dipendenti. All'indomani dell'operazione della Guardia di Finanza di Orvieto che ha scoperto 3 milioni di euro non dichiarati per l'anno 2007 a carico di Acas service srl (con tutte le evasioni fiscali connesse, tra cui 800mila euro di Iva non versata e 822mila euro di contributi Inps non versati), la preoccupazione maggiore è per il personale dell'azienda attiva nei servizi di call center, web center e front office per Asl e pubbliche amministrazioni: 216 dipendenti tutti giovani e preparati, molte le donne.

 

È per questo che, mentre l'imprenditrice Giovanna Bernini, amministratore unico della società e ora indagata per violazione alle norme penali - tributarie, prende tempo prima di rilasciare dichiarazioni ufficiali, i sindacati si sono già messi in movimento. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente con la Bernini che ci sarà, a quanto pare, già nei primi giorni della prossima settimana. Il punto cruciale è capire se l'azienda sia in grado di far fronte ai pagamenti e, dunque, salvarsi o se, invece, si sia di fronte ad un vero e proprio disastro occupazionale. In questo caso, c'è da capire quale sarà il destino dei 216 dipendenti.

 

E, naturalmente, che fine faranno i servizi gestiti da Acas, dal momento che non si può certo paralizzare il lavoro della sanità umbra, ma anche di mezzo Lazio e di Messina. Attualmente, infatti, l'azienda gestisce gli sportelli per la Asl 1 di Città di Castello, la Asl 4 di Terni e la Asl 2 di Perugia e tutta l'azienda ospedaliera di Perugia. Nel Lazio, la Asl di Roma A (3 ospedali: Regina Margherita, San Giacomo, George Eastman, ed il I- II- III- IV distretto ospedaliero). In Sicilia, infine, Acas gestisce le prenotazioni della Asl 5 di Messina e dell'ospedale Papardo.

 

I servizi umbri sono stati affidati ad Acas da Webred, società mista a partecipazione regionale, attiva da oltre 25 anni nel settore dei servizi informatici per la pubblica amministrazione e la sanità locale. È per questo che i sindacati hanno chiesto anche un incontro urgente con l'assessore regionale Vincenzo Riommi.

 

"Seguiamo da vicinissimo la vicenda - afferma Maria Rita Paggio, responsabile della Cgil di Orvieto - la nostra preoccupazione è evidentemente il personale, pertanto il primo obiettivo non può che essere quello di salvare l'azienda per salvare i lavoratori, se così non fosse bisognerà lavorare con urgenza a possibili soluzioni". I sindacati avevano già trattato con Acas, in passato, per i noti problemi di liquidità legati ai crediti vantati presso varie Asl, problemi che avevano portato spesso a ritardi nei pagamenti degli stipendi, Da questo punto di vista, adesso, l'azienda sembra sia allineata.

Pubblicato il: 09/07/2009

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