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PD. Niente inciuci ma collaborazione responsabile

La discussione nel PD sulla strategia da assumere nei confronti di Còncina è aperta, ma l'onorevole Trappolino annuncia un'opposizione non pregiudiziale, senza certamente rinunciare al ruolo di opposizione

ORVIETO - Il coraggio di governare con Concina, per il bene della città: il centrosinistra raccoglierà la sfida? O sceglierà la strada dell'opposizione "dura e pura", a rischio di campagne acquisti, se non addirittura di nuove elezioni?

È questo il bivio di fronte al quale si trova adesso il centrosinistra, ma in modo particolare il Pd che resta, sulla Rupe, partito di maggioranza relativa, anche all'indomani del risultato epocale che ha consegnato ad Orvieto il primo sindaco di centrodestra della sua storia.

Di fronte a questa alternativa, torna a prendere la parola, per la prima volta dopo il voto, il coordinatore Carlo Emanuele Trappolino. I segnali sono di grande apertura.

"Concina è il sindaco e come tale ha la responsabilità della proposta. La nostra opposizione non sarà certamente pregiudiziale: abbiamo a cuore il futuro di Orvieto e se il nuovo sindaco sarà in grado di avanzare progetti credibili, seri e con l'obiettivo di realizzare l'interesse generale, allora ci saremo. Diversamente, faremo prevalere quella chiarezza che spetta senz'altro all'opposizione". Così prende posizione senza esitazione alcuna l'onorevole Trappolino: Concina potrà contare sul senso di responsabilità del Pd, dunque.

La strada per gestire l'anatra zoppa, sembra tracciata.

E il il centrosinistra? Privo del potere, riuscirà ugualmente a ripartire? "Io ne sono convinto - risponde -. A patto, tuttavia, di fare chiarezza e cogliere questa occasione per mondare i peggiori vizi dei "ruggenti anni Novanta" del secolo scorso - vuol dire Trappolino - i peccati dell'arroganza e tornare alla politica senza l'urgenza delle collocazioni e la cecità degli egoismi".

Poi un colpo di frusta, secco, a chiunque abbia in mente di andarsi ad impelagare in qualsiasi tipo di ambiguità. "Oggi la confusione non serve, né servono le politiche del sorriso, buone forse a dare speranza a qualche naufrago di nuovi o vecchi velieri. Il tema vero - puntualizza - non è affatto quello di riproporre, seppur in forma elegante, un qualche tipo di inciucio ma di recuperare il rapporto di fiducia tra il centrosinistra e la società orvietana. Il centrosinistra orvietano può ripartire dal 60% dei voti e il Pd dal 37,3%, un risultato che non è esattamente un tracollo. Ci attende un lavoro impegnativo e sicuramente difficile. Un compito a cui vogliamo attendere con serenità, intelligenza e rigore".

Sulla questione è più prudente la Stella che, interpellata sul "coraggio di governare con Concina", si trincera nel più classico dei "no comment", attendendo di discutere la questione negli organismi ufficiali del partito.

Con un Pd deciso ad affrontare il ruolo di opposizione senza pregiudizi, Concina è più sereno. La posizione del neo sindaco è sempre stata chiara e non si lascia andare ad ulteriori appelli. "La campagna acquisti non l'ho fatta prima, non la faccio adesso, e non la farò mai - dichiara il sindaco - . Qualsiasi partito voglia assumersi la responsabilità istituzionale di fare la sua parte troverà le porte aperte. Ma senza accordi sottorreanei, né campagne acquisti".

La prospettiva di una collaborazione non trova opposizione neanche in Stefano Olimpieri. "C'è da gestire l'anatra zoppa, ma ci riusciremo - dichiara il candidato più votato delle liste del Pdl - Concina e il suo gruppo non devono cadere nella trappola della campagna acquisti, anche perché vale la pena di ricordare che, spesso in campagna acquisti si fanno errori". "Laddove ci siano personi capaci, anche a sinistra, - aggiunge Olimpieri - è giusto valorizzarle, ma prima di ogni cosa - questo va detto - è necessario fare chiarezza sulle responsabilità politiche del passato. Parlo, in particolare, dei conti del bilancio e delle partecipate".

Ma un appello a collaborare nell'interesse della città è giunto anche dal senatore umbro, Domenico Benedetti Valentini (Pdl). "Spero vivamente che la saggezza di Toni Concina e l'amore concreto per la città - ha detto il senatore - creino nel consiglio comunale le condizioni propizie per un tenace lavoro programmatico e a lungo termine".

Pubblicato il: 26/06/2009

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