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Teso il clima dentro il Pd, salta il coordinamento per la nomina della segreteria

Insomma, l'appello all'unità del partito lanciato da Trappolino e dalla stessa Stella, più volte e ancora nell'ultimo coordinamento,  è destinato a cadere nel vuoto? Intanto, non si placano le voci su presunti colloqui trasversali in corso
PD ringrazia per la 'stupenda pagina di storia della nostra città'

ORVIETO - Resta teso il clima dentro il Pd, salta il coordinamento per la nomina della segreteria e per l'individuazione del programma. Motivo ufficiale: l'assenza della totale unità su un paio di punti del profilo programmatico. E su questo non v'è dubbio. Ma la giustificazione pare un mero eufemismo all'indomani dell'ultimo coordinamento, quello di mercoledì, disertato dalla componente "mociana" del partito. Segnali di distensione non arrivano. L'incontro del massimo organismo dei Democratici, previsto per venerdì sera e annullato, ne è la conferma ufficiale.

 

Mentre l'ostinato silenzio in cui si è rinchiuso il candidato sconfitto delle primarie, il sindaco uscente Stefano Mocio, non distende di certo gli animi e contribuisce semmai a disorientare ancor più l'opinione pubblica, alimentando voci e sospetti. Insomma, l'appello all'unità del partito lanciato da Trappolino e dalla stessa Stella, più volte e ancora nell'ultimo coordinamento (in maniera più o meno disinteressata), è destinato a cadere nel vuoto? "Attraverso le consultazioni - ha detto ieri l'onorevole Trappolino che mostra grande ottimismo - ho colto un partito forgiato dal senso di responsabilità. Mi verrebbe da dire più maturo e pronto a misurarsi, nell'unità, con la sfida elettorale".

 

Forse, a questo punto, quello di cui c'è bisogno è soltanto un po' di tempo per trovare una qualche quadratura di equilibrio che offra garanzie a tutte le componenti del partito. Sul tavolo per Mocio potrebbe aprirsi la partita in Regione. Rischioso, però. Il quadro politico non offre garanzie per nessuno: la bocciatura dell'ex sindaco Stefano Cimicchi nel 2005 docet.

 

Intanto, non si placano le voci su presunti colloqui trasversali in corso, mentre continua a farsi strada quella che negli ambienti politici cittadini è già stata ribattezzata come "la lista agricola", quella capitanata dal presidente della Cardeto, Andrea Muzi. L'ipotesi più probabile è tuttavia quella di un ricompattamento. Per quanto lontano esso possa apparire in questa fase, è chiaro a tutti che l'unità del Pd rappresenti la sola strada percorribile, a meno che il partito di maggioranza non intenda deliberatamente cedere il Comune. Così, d'altro canto, è accaduto anche nel 2004 quando gli ex Ds dovettero digerire l'inattesa candidatura di Stefano Mocio (all'epoca Margherita) che rispondeva ad equilibri politici provinciali e regionali.

 

Questo per quanto riguarda il Pd, ma con la coalizione la faccenda, se possibile, si fa ancora più complicata. Con la Sinistra che, per forza di cose, è dentro e gli alleati minori (Socialisti e Comunisti italiani) con un piede qua e uno là. Su tutto ieri una nota entusiastica di Loriana Stella per la cena di inizio della campagna elettorale (giovedì sera Al San Francesco). L'incipit sulle primarie, definite una "stupenda pagina di storia della nostra città", è in chiara e aperta polemica con le parole di segno contrario del presidente Franco Picchialepri, sulle quali si era già espresso duramente il coordinatore Carlo Emanuele Trappolino. 

 

 

Pubblicato il: 19/04/2009

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