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Orvieto. La guerra dei tavoli all'aperto

Concluso il tavolo per definire la presenza dei tavoli all'aperto che sarà portato adesso in Giunta e poi al Consiglio comunale della prossima settimana per la definitiva approvazione. Ma non tutti sono d'accordo: Cittadinanzattiva all'attacco.
E' primavera. Sole e turisti ma niente tavoli. Di Angelo Ranchino

ORVIETO - Guerra dei tavoli all'aperto, i ristoranti potranno sfruttare all'esterno un'area pari al 60% della superficie interna della sala somministrazione, per i bar, invece, resta tutto invariato: i permessi dovranno essere chiesti di volta in volta. Si è chiuso così questa settimana il tavolo di concertazione sul nuovo regolamento per i tavoli all'aperto che sarà portato adesso in Giunta e poi al Consiglio comunale della prossima settimana per la definitiva approvazione. Intanto,  per questo fine settimana, in assenza di un regolamento in vigore sono state ritirate tutte le autorizzazioni. Ma c'è già chi minaccia di mettere lo stesso i tavoli fuori. In segno di una partecipazione che non ci sarebbe stata, o almeno non sarebbe stata sufficiente. Chi intende bloccare con ogni mezzo questo "frettoloso colpo di spugna" è CittadinanzAttiva. "Ritenevamo si trattasse di un incontro preliminare e conoscitivo di ipotesi e-o proposte prima di adottare qualsiasi  provvedimento che incidesse sull' imminente  inizio della stagione primavera-estate sulla quale molti operatori erano già pronti all'apertura" riferisce il responsabile dell'associazione, Gianni Pietro Mencarelli. "Così non è stato - aggiunge - in quanto l'Amministrazione aveva già confezionato una proposta di regolamentazione proponendo una griglia molto discutibile per la concessione degli spazi esterni, non socializzata con gli operatori e non condivisa da tutti i presenti, tranne  da alcune associazioni di categoria che  ritenevano sufficienti le motivazioni addotte e con esigui margini di eventuali modifiche".

"Stigmatizziamo tale comportamento - conclude Mencarelli - e invitiamo vivamente la giunta a non presentare ratifiche al prossimo consiglio comunale se non dopo aver sentito tutti gli operatori delle categorie interessate e non soltanto alcuni. All'uopo suggeriamo la convocazione di un nuovo ed urgentissimo incontro per meglio analizzare l'intera questione al fine di prendere decisioni più opportune e calibrate".

Al tavolo erano presenti, oltre all'assessore Pier Paolo Vincenzi, i rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti, Cna e, appunto, CittadinanzAttiva. La polemica sui tavoli all'aperto torna puntuale ogni anno, alimentata dalle vivaci proteste da parte dei residenti per gli schiamazzi notturni. 

Pubblicato il: 03/04/2009

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