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E' primavera. Sole, turisti ma niente tavoli

di Angelo Ranchino, Orvieto Libera

Forse qualcuno saprà che a tutt'oggi, nonostante sia già avviata la stagione turistica e da qualche fine settimana si siano ripresentati nelle strade della rupe persino gli Americani, con buona gioia dei commercianti che intravedono già movimento dopo un asfittico inverno di crisi, è impedito a bar e ristoranti di occupare con tavoli e sedie lo spazio pubblico.

Il motivo è, ancora una volta, dipendente dall'attuale Amministrazione, in quanto il Comune non ha ancora predisposto il nuovo piano per il commercio, senza il quale non vengono concesse le autorizzazioni per l'occupazione del suolo pubblico. 

Nonostante le polemiche avvenute durante la manifestazione di Umbria jazz, quando sono proliferate tende, tensostrutture e gazebi al fine di accrescere la capacità ricettiva dei locali, ed i nostri Amministratori conoscessero perfettamente la necessità di intervenire tempestivamente con una nuova regolamentazione, che coniughi le legittime aspettative degli imprenditori di potenziare le proprie aziende e la corretta gestione degli spazi e del decoro del centro storico, a stagione già iniziata il piano per il commercio non è ancora stato concepito nè approvato. 

Ancora una volta i più volte denunciati ritardi di carattere decisionale e burocratico per i quali questa amministrazione è stata da più parti criticata arrecano pregiudizio ai cittadini che, in questi periodi di crisi mondiale, non possono per nessun motivo limitare le potenzialità delle proprie aziende o disperdere occasioni di maggiore fatturato.

 Molti imprenditori del settore hanno avanzato le proprie lamentele e richieste di aiuto all'Associazione Orvieto Libera che, allo stato, coerentemente con i propri obiettivi sociali, non può che segnalare il problema all'attenzione dei cittadini e dell'Amministrazione, affinchè i primi valutino obiettivamente quanto accade ed affinchè la seconda sia stimolata a compiere tempestivamente e senza ulteriori ritardi quanto in suo obbligo affinchè la libera iniziativa delle forza produttive della città possa essere messa in condizione di esplicarsi senza condizionamenti ulteriori.

 

 

 

 

Pubblicato il: 03/04/2009

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