La Sinistra sollecita il Pd a risolvere i suoi problemi

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - "Il Pd dirimi la questione delle candidature. Il come non ci interessa. Ma fuori i progetti e gli uomini, altrimenti sarà tardi per discuterli".

 

A chiedere chiarezza al partito Democratico di Trappolino, a cinque mesi dal voto ancora intento a discutere sulle primarie, è il coordinatore della Sinistra, Valentino Rocchigiani (nella foto).

 

La Sinistra ieri ha ufficializzato la presenza alle amministrative di una sua lista, pur ribadendo "il valore della coalizione di centro sinistra".

 

Insomma, al momento il candidato sindaco non c'è. Almeno non ufficialmente. Ma a seconda del candidato che verrà selezionato dal Pd potrebbe anche esserci. Anzi, se il candidato dovesse essere Mocio, ci sarà di sicuro a giudicare dalla disamina feroce fatta dalla Sinistra degli ultimi anni di governo della città: "la città - è detto in una nota del coordinamento - in questi anni, a causa dell'attuale amministrazione, ha perso la sua capacità di essere punto di riferimento. È sembrata richiudersi in una gestione dell'esistente, peraltro fatta in modo approssimativo superficiale e contraddittorio, per tutti valga la vicenda della ex caserma Piave".

 

Di qui il pressing sulla scelta della candidatura del Pd, per verificare in tempi utili la possibilità o meno di un confronto e, quindi, di un'alleanza. L'orizzonte politico di riferimento è quello della coalizione, spiegano, "tuttavia, il Pd - dicono - è oggi invischiato in una vicenda tutta interna che rischia di portare questa forza a ripiegarsi su stessa in uno scontro di gruppo dirigente che può avere pesanti ricadute per tutto il centro sinistra e che potrebbe anche consegnare Orvieto al centrodestra. Un partito dove quotidianamente emergono personalismi spesso contrapposti non in termini politici, ma principalmente legati alla conquista di spazi di potere e di interessi particolari".

 

Così se la Sinistra si dice pronta ad illustrare le linee programmatiche in vista delle amministrative (lo farà domani sera in un incontro conviviale al San Giovenale), nel partito Democratico è ancora tutto in alto mare.

 

Con le firme praticamente validate per la candidatura di Loriana Stella e la data fissata per l'8 marzo per la votazione, c'è ancora, infatti, chi non si "arrende" all'idea delle primarie.

 

Non a caso, in questi giorni, la Stella (nella foto) avrebbe avuto incontri sia con i vertici regionali del partito che con quelli nazionali. Mentre continua ad essere rinviata la conferenza stampa di presentazione della sua candidatura.

 

I sostenitori della Stella sembrano non voler prestare il fianco alle polemiche e motivano il nuovo slittamento della conferenza con la necessità da parte del comitato di portare a termine la verifica delle firme.

 

Una parte del partito, tuttavia, è evidente che stia continuando a cercare una soluzione che eviti il confronto o il "bagno di sangue", che dir si voglia, delle primarie. Primarie che, a questo punto, con buona probabilità, saranno di coalizione e si svolgeranno il prossimo 8 marzo.