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'Listini differenziati' per i turisti. 'Se il sindaco sa, intervenga'

Commentano le associazioni dei consumatori


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ORVIETO - Controlli e attività di sensibilizzazione. All'indomani delle esternazioni del sindaco che hanno scoperchiato la polemica sui turisti "spennati" a cui, in alcuni esercizi, verrebbero applicati prezzi maggiorati rispetto ai normali prezzi praticati agli orvietani, commentano scandalizzate le associazioni dei consumatori.

"Se il sindaco sa, intervenga - esordisce Pasquale Graziani (Federconsumatori) - capisco che è animato da buone intenzioni, ma si sta parlando di un reato, pertanto il primo cittadino agisca (è in suo potere) o faccia i nomi". Gonfiare i prezzi è il segno della "miopia assoluta degli imprenditori - afferma Anna Petrangeli (Adiconsum) - una buona, ma soprattutto corretta, politica dei prezzi è alla base della politica dell'accoglienza. Insieme al sorriso. E anche quello, per la verità, troppo spesso manca nei negozi di Orvieto".

"Le associazioni di categoria - osserva anche Petrangeli - farebbero bene a sensibilizzare gli operatori e non è detto che Adiconsum non assuma iniziative di stimolo in tal senso. Allargare le vedute degli operatori dovrebbe essere avvertita come una necessità da parte delle associazioni".

Intanto, cominciare ad esporre i prezzi potrebbe essere un buon inizio. I controlli a che punto stanno? "Capitano a volte lettere di turisti che protestano con l'amministrazione per episodi del genere - ammette il comandante della municipale, Mauro Vinciotti - i controlli che effettuiamo tuttavia ci consentono di affermare che la maggior parte dei ristoranti e dei bar espone i listini ed eventuali scorrettezze non vengono praticate in maniera sistematica. Purtroppo, questo avviene molto spesso nei casi dei grandi afflussi turistici, quando anche la municipale è impegnata su più fronti".

Pubblicato il: 09/01/2009

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