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UJW. Mocio auspica più coinvolgimento della città

Prezzi rincarati per i turisti, negozi chiusi e vetrine spente. Mocio: "Dobbiamo imparare ad essere più accoglienti".

foto di copertina

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - "Rincarare i prezzi del 20-30% ai turisti è una stupidaggine incredibile di chi non ha cuore la città e non sa fare l'imprenditore". Composta ma durissima la denuncia del sindaco che, ieri mattina in conferenza stampa, oltre a tracciare un bilancio lusinghiero della XVI edizione di Ujw (insieme ai suoi assessori, al direttore artistico della manifestazione, Carlo Pagnotta e al responsabile per la Te.Ma. della kermesse, Omero Tizi) ha parlato ampiamente della capacità di accoglienza della Rupe e, più in generale, della  disponibilità della città nei confronti della manifestazione. Luci ed ombre, in mezzo alle quali emerge - gravissima - la denuncia che alcuni commercianti applicherebbero prezzi differenziati per turisti e clienti locali.

 

Ma il sindaco ha messo all'indice anche altre pecche: "credo che non siano sfuggite a nessuno vetrine spente, negozi chiusi, locali che hanno chiuso alle 10 di sera", ha detto il primo cittadino che ha commentato tali situazioni, definendole "assolutamente incredibili".

 

"Dobbiamo metterci in testa - ha detto - che in questi giorni,  vendiamo l'immagine di Orvieto. Dobbiamo tutti imparare ad essere più accoglienti e disponibili nei confronti della città". Di qui l'appello affinché Orvieto possa partecipare sempre più attivamente alla manifestazione. "Nessuno può restare fuori da Umbria jazz, nella misura in cui tutti ne beneficiano", ha insistito il sindaco, ricordando che organizzare eventi, sebbene in bilancio ci sono già i fondi per Ujw 2009, "non è la missione primaria di un Comune".  Mai come stavolta il sindaco è stato così incisivo nell'auspicare un maggiore coinvolgimento dell'imprenditoria locale e della città più in generale.

 

Proprio per questo il plauso è stato anche maggiore per le realtà locali che quest'anno si sono mosse. A partire dagli sponsor, fino ad arrivare ai commercianti e alle associazioni. Insomma, una sorta di lista dei buoni, dove le luminarie, la pista del ghiaccio, la lotteria natalizia sono state prese come casi emblematici perché, ha osservato Mocio, "c'è chi le ha promosse collaborando, e chi le ha boicottate". Per il resto il sindaco non fa nomi ma è evidente che tra i grandi assenti della manifestazione quest'anno c'è stato il vino di Orvieto. E a domanda, infatti, risponde: "sì, anche il vino".

 

Liste dei "cattivi" a parte, si sono sprecati i ringraziamenti per tutti. Soprattutto per Regione e Fondazione Cro che quest'anno hanno aumentato del 20% i finanziamenti per la kermesse e più in generale per la rodata macchina di Ujw che anche quest'anno, nonostante la crisi e la defezione di Joao Gilberto (sono stati restituiti 720 biglietti) si è rivelata un successo: 152 mila euro di incassi e un aumento dichiarato del 25% delle presenze.

 

Prime cartine di tornasole per il turismo di Capodanno, i visitatori del pozzo di San Patrizio (4mila 451, senza i dati della Carta unica) e i biglietti venduti dell'Atc: 16mila 200. Insomma Ujw continua a piacere e ancora una volta saluta con un arrivederci al 2009.

 

Al sindaco di Castiglione in Teverina che si è recentemente candidato ad ospitare anche lui la manifestazione per il prossimo anno dà subito l'alt, Carlo Pagnotta. "Sono contrario ai decentramenti - ha detto - si perde la magia".

 

 

Pubblicato il: 08/01/2009

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