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Cavatori pronti a manifestazioni pubbliche per dire la loro

"Vogliamo che la discussione sullo sviluppo del territorio avvenga con il coinvolgimento di tutti i cittadini, sapendo che non si parla di qualche lavoratore, ma di centinaia di posti di lavoro diretti e nell'indotto"

ORVIETO - In inglese è "Not in my back yard" letteralmente "non nel mio cortile" e  indica l'atteggiamento di chi riconosce come necessari, o comunque possibili, gli oggetti del contendere ma, contemporaneamente, non li vuole nel proprio territorio a causa delle eventuali controindicazioni sull'ambiente.

I lavoratori della Sece che, come annunciato ieri, intravedono adesso prospettive di crisi per il sostanziale fermo delle attività estrattive della società che dà loro lavoro, tirano in ballo questa sindrome per criticare i detrattori delle cave e per richiamare l'attenzione sulla loro condizione. Lo fanno con un intervento, al termine dell'assemblea sindacale di ieri.  "Ad oggi continua ad emergere un'unica posizione che descrive il settore estrattivo come un settore residuale in termini occupazionali e in termini di contributo al pil del territorio - dicono gli operai - nonché uno dei maggiori rischi per la tutela del territorio stesso".

Per questo gli operai annunciano che, d'intesa coi sindacati, sono prossimi ad organizzare manifestazioni pubbliche per "far emergere anche il nostro punto di vista", dicono. Che non è quello di difesa ad oltranza del posto di lavoro a scapito dell'interesse generale, "anzi - affermano - vogliamo che la discussione sullo sviluppo del territorio avvenga con il coinvolgimento di tutti i cittadini, sapendo che non si parla di qualche lavoratore, ma di centinaia di posti di lavoro diretti e nell'indotto e che anche per noi la tutela del territorio nel quale siamo nati e lavoriamo è un bene essenziale".

Anche da Assocave regionale ieri, a margine del forum sulla sicurezza nelle attività estrattive che si è svolto sabato scorso, è arrivato un monito all'opinione pubblica "che - è detto in una nota - troppo spesso si fa ammaliare dal canto delle sirene  (vedi l'ambientalista di maniera) senza conoscere nemmeno un po' il cuore pulsante dell'economia umbra".

Pubblicato il: 03/12/2008

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