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Siglato l'accordo per la cessione di Cassa di Risparmio di Orvieto

La Popolare di Bari ha sottoscritto nei giorni scorsi l'accordo con CR Firenze. Sarà valorizzato il marchio della Cro con un significativo potenziamento del numero degli sportelli nell'Italia centrale

foto di copertina

ORVIETO - Siglato l'accordo per la cessione di Cassa di Risparmio di Orvieto. La Popolare di Bari ha sottoscritto nei giorni scorsi l'accordo con CR Firenze (Gruppo Intesa Sanpaolo) per l'acquisizione della Cro, che prevede il passaggio del 73,57% del capitale di CariOrvieto alla Popolare di Bari, mentre l'altro 26,43% resta alla Fondazione. Costo complessivo dell'operazione: 115 milioni di euro (cifra derivante dalla stima complessiva del valore della banca, pari a 156 milioni).

Dopo le anticipazioni, a darne comunicazione ufficiale adesso è lo stesso gruppo barese, guidato da Marco Jacobini (nella foto). La Popolare di Bari, come noto, ha acquisito, contestualmente, 4 sportelli di CariFirenze in provincia di Pistoia, oggetto anch'essi, come quelli Cro, dell'obbligo di cessione da parte di Intesa disposto dall'Antitrust. Con le filiali di CariOrvieto e quelli di CariFirenze la rete commerciale della Pop Bari passa da 207 a  254 filiali. 

"Grazie a questa acquisizione, la Popolare di Bari - è detto in una nota - consolida ulteriormente la propria presenza nell'Italia centrale, con particolare riferimento ai territori di Orvieto, Perugia, Roma e Viterbo. Del tutto nuova, invece, la presenza in Toscana". Nel corso dell'anno la Banca aveva già acquisito 43 sportelli - sempre dal Gruppo Intesa - in Puglia, Campania, Umbria e Marche. 

"Con quest'operazione abbiamo consolidato la nostra presenza in Regioni molto importanti da un punto di vista strategico - ha spiegato Marco Jacobini, ad del Gruppo -. Siamo una banca popolare tradizionale e questo ci ha permesso di essere al riparo dalle turbolenze dei mercati e di cogliere le opportunità di crescita migliori per il nostro futuro e per quello dei nostri soci. Anche nei prossimi anni vogliamo continuare ad essere una banca a forte vocazione territoriale, fedele ai valori del credito cooperativo e capace di rispondere alle esigenze di sviluppo delle piazze dove operiamo. Proprio per questo, intendiamo valorizzare il marchio della Cro con il significativo potenziamento del numero degli sportelli nell'Italia centrale. In questo scenario assume un ruolo rilevante la presenza della Fondazione Cro che rappresenta per noi un partner strategico per lo sviluppo della Banca nel territorio di appartenenza".

Immediata la risposta della Fondazione che ha già fatto sapere di condividere "il piano strategico di sviluppo della Cro proposto dalla Popolare di Bari, in quanto - è detto in una nota - esso consentirà, per un verso, di esaltarne il ruolo di banca al servizio del territorio e, per un altro, di valorizzare la partecipazione della Fondazione".

"Tale piano - conferma la Fondazione - prevede per la Cro un ruolo di riferimento del Gruppo Popolare di Bari per il Centro Italia, mediante il conferimento di 18 sportelli, posseduti dalla Popolare di Bari nel Centro Italia, alla Cassa di Risparmio di Orvieto, che consentirà di passare dagli attuali 43 sportelli a 61". "La Cro - è aggiunto - manterrà una fisionomia di banca rete, ma ad essa verrà riconosciuta una più ampia autonomia operativa, mediante la riattribuzione di alcune importanti funzioni, che possono essere svolte in modo più efficiente ed economico a livello locale. La Fondazione - è anche detto - ritiene opportuno contribuire attivamente all'attuazione del piano di sviluppo della banca, investendo direttamente ulteriori quote di patrimonio nell'ambito degli aumenti di capitale che si renderanno necessari per sostenere lo sviluppo della banca".

Pubblicato il: 20/11/2008

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