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L'Oasi di Alviano va bene così. Reazione del WWF Italia alle accuse inefficienza

Si può fare a meno di Gianni Cardinali

di Ufficio stampa WWF Italia. Roma

In merito alle notizie apparse sulla stampa e alla interrogazione presentata dal consigliere regionale Alfredo Santi sullo stato di presunto "degrado" dell'Oasi WWF Lago di Alviano (Terni) il WWF Italia invita i giornalisti, il consigliere Santi e gli altri consiglieri regionali ad una visita all'Oasi, a quanto ci risulta non avvenuta da diverso tempo, per verificare di persona la situazione. Avranno così modo di ammirare anche le oche selvatiche appena arrivate.

Tutti gli interventi previsti dal programma di gestione dell'oasi sono stati attivati e il WWF Italia sta lavorando per un rilancio dell'Oasi sia dal punto di vista della gestione naturalistico/didattica che della fruizione e del turismo sostenibile, aprendo la collaborazione al mondo universitario e, per quanto riguarda le attività di sviluppo, al tessuto socio-economico del territorio. Inoltre per quanto riguarda la direzione, il WWF ha già deciso di puntare su una figura professionale locale, che da anni è in forza all'Oasi. Questo anche per ribadire la necessità di valorizzare le risorse del territorio, tra cui quelle professionali.

Con un'estensione di 900 ettari è una delle Oasi WWF più grandi e comprende tutti gli ambienti tipici delle zone umide ad acqua dolce: palude, stagno, acquitrino, marcita, bosco igrofilo e alcuni campi coltivati.  

 

 

                                              

Pubblicato il: 17/10/2008

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