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Una cordata di imprenditori locali per la Profer System?

Pare questa la soluzione a cui si avvia la crisi finanziaria dell'azienda di prefabbricati in cemento che rischia di mandare a casa 150 dipendenti
Solidarietà di Azione giovani agli operai

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ORVIETO - Una cordata di imprenditori locali per la Profer System? Pare questa la soluzione a cui si avvia la crisi finanziaria dell'azienda di prefabbricati in cemento che rischia di mandare a casa 150 dipendenti, di cui 83 soltanto a Baschi. L'ipotesi a cui Regione, Comune, Sviluppumbria e Crescendo starebbero lavorando, in queste ore decisive, è confermata dal sindaco di Baschi, Isauro Grasselli che parla anche di un "forte intervento del pubblico, disposto a fare la sua parte".  

E la conferma che qualcosa si stia muovendo è giunta già dalla tarda serata di mercoledì, con l'amministratore delegato della ditta che ha fatto sapere formalmente a Confindustria e sindacati che la richiesta non è più per la mobilità, ma per la cassa straordinaria. Ragion per cui, è stata anche annullata l'iniziativa di blocco del casello prevista per ieri. I lavoratori però, senza stipendio da agosto, non riescono ancora a tirare un sospiro di sollievo. I sindacati auspicano il rapido subentro di un nuovo gruppo dirigente, mantenendo il riserbo sulle tappe. Sembra tuttavia che il nuovo piano industriale potrebbe essere pronto già oggi, per essere presentato poi tra lunedì e martedì. 

Intanto, ieri a Baschi, il consiglio comunale, svoltosi in serata, ha approvato un ordine del giorno a sostegno dei lavoratori. Sulla vicenda è intervenuto ieri anche il senatore Benedetti Valentini (Pdl) sottolineando "l'esigenza che la Regione e le finanziarie assumano la parte essenziale della vertenza, aprendo spazi agli imprenditori disponibili ed assicurando sostegni reali per un congruo tempo di rilancio dell'azienda".

Pubblicato il: 17/10/2008

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