La Profer System chiude, gli 83 dipendenti verso la mobilità

di Stefania Tomba

ORVIETO - La Profer System chiude, gli 83 dipendenti verso la mobilità. Si fa massima l'incertezza per i lavoratori dello stabilimento di prefabbricati in cemento di Baschi all'indomani dell'incontro tra sindacati, Confindustria e azienda. L'accordo sulla cassa integrazione è adesso ufficialmente carta straccia. Stavolta i vertici aziendali, infatti, si sono presentati all'incontro coi sindacati, disertato lunedì, ma per comunicare l'ipotesi più nera: la cessazione di attività. Lo spettro della mobilità è diventato così una certezza. A comunicarlo non c'era il presidente della ditta, bensì il consigliere d'amministrazione Massimo Agostini ,che avrebbe palesato ottimismo su possibili subentri. "La realtà però - afferma Michele Racanella della Cgil - è che un compratore o un affittuario, ufficialmente ancora non c'è. Pertanto restiamo in attesa di una soluzione concreta, per sapere con chi trattare la mobilità. Nel frattempo, continueremo a portare avanti tutte le iniziative di lotta". 

I cancelli della fabbrica sono ormai presidiati da tre giorni, da quando cioè è saltato il tavolo per la cassa, e continueranno ad esserlo fino alla firma della mobilità. Non solo. Domani la battaglia sindacale vivrà un momento eclatante, quanto particolarmente delicato. I lavoratori, per protesta, hanno annunciato che bloccheranno simbolicamente il casello autostradale. 

Nel pomeriggio a Baschi, invece, la questione sarà all'ordine del giorno di una seduta straordinaria in forma aperta del consiglio comunale. Il paese segue, infatti, con grande attenzione la crisi finanziaria dell'azienda attorno alla quale, dal 2004, ruota gran parte dell'economia locale.  La crisi della Profer System coinvolge anche la sede amministrava di Corsalone Chiusi della Verna, in provincia di Arezzo, arrivando così a toccare circa 150 dipendenti. Confermato anche che per nessuno di questi verrà liquidato lo stipendio del mese di settembre.