Ladri al Tamburino: 'no alle ronde ma collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine'

di Stefania Tomba

ORVIETO - Evitare le ronde e, al contrario, stabilire una proficua collaborazione con i cittadini. È questo l'obiettivo col quale, ieri mattina, il neo dirigente del commissariato, Federico Sciaudone, con i suoi uomini, è voluto andare di persona nelle abitazioni colpite insistentemente dai ladri, nelle ultime settimane, in località Tamburino. L'ipotesi delle ronde notturne preoccupa le forze dell'ordine. "Sono estremamente pericolose - raccomanda Sciaudone -, non fanno che confondere le acque a chi di notte è preposto ai controlli, col rischio anche di creare situazioni dubbie".

Piuttosto la "soluzione" contro i furti, per il neo dirigente del commissariato, è nella collaborazione: "segnalando tutto quello che di anomalo può essere visto durante il giorno". "Un "perfetto" controllo del territorio - ha detto il dottor Sciaudone - avviene anche grazie alla collaborazione dei cittadini che, conoscendo nei dettagli le realtà dei singoli quartieri, riescono, con occhio critico, a captare ogni singolo movimento anomalo".

La polizia ha dato poi una serie di consigli utili per prevenire i furti, a partire da quelli più semplici, come non lasciare incustodite all'interno delle vetture le chiavi di casa o delle auto stesse.  O segnalare i numeri di targa dei veicoli mai visti in zona, prima.

Intanto, nella notte tra venerdì e sabato ci sarebbero stati altri due furti al Tamburino, se i carabinieri non avessero messo in fuga due persone sorprese, intorno alle 2, ad aprirsi un varco nelle reti di recinzione di altrettante abitazioni.

Gli uomini, alla vista dei carabinieri, sono fuggiti a piedi nella boscaglia. La banda che ormai da tre settimane ha preso di mira il Tamburino sembra conoscere molto bene la zona. Le indagini della polizia hanno imboccato una pista che avrebbe però ancora bisogno di riscontri.