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Reazione del presidente alla nostra notizaia sulla mancanza di fondi per la Scuola italiana librai

Reazione del presidente alla nostra notizaia sulla mancanza di fondi per la Scuola italiana librai
La sindrome da accerchiamento del presidente Peltonenn

ORVIETO - "Il Centro studi resta, a tutt'oggi, l'unico luogo di alta formazione in Orvieto. Nonostante le difficoltà finanziarie - non soltanto orvietane, ma nazionali - sta compiendo ogni possibile sforzo, da una parte per promuovere progetti compatibili con la propria 'mission' (corsi post universitari e collaborazione con università straniere) e, dall'altra, per rafforzare le attività che, nel corso degli anni, si sono dimostrate le più valide, tra le quali senz'altro la scuola librai italiani".

 

È quanto precisa il presidente del Csco, Pirkko Peltonen, in relazione alla notizia, pubblicata ieri dal nostro giornale, circa il rischio chiusura della Sli per assenza di fondi pubblici. Notizia che il presidente ha inteso leggere come "un tentativo di screditare il Centro Studi e di mettere in forse le prospettive del suo sviluppo".

 

"Finora - dice il presidente che non nega le difficoltà - la scuola si è retta sulle quote degli allievi, sulle sponsorizzazioni delle case editrici e sull'apporto fornito dallo stesso Centro Studi, quindi dalla città di Orvieto. Per dare alla scuola radici più robuste, già a partire dal prossimo corso (il terzo), il contributo pubblico dovrà inquadrarsi - come è normale che sia - nei programmi e nei capitoli finanziari del settore formazione della Regione Umbria. E' questa la strada intrapresa da tempo dal Centro Studi, nella sua qualità di co-promotore della scuola".

Pubblicato il: 20/09/2008

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