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Mancano i fondi pubblici: la scuola librai rischia di chiudere i battenti

Le prospettive orvietane per la prestigiosa scuola, unica realtà sull'intero territorio nazionale, sono quanto mai incerte, in quanto l'atteso contributo di Regione e Provincia (quarantamila euro all'anno, complessivamente) non si sarebbe visto
Centro studi. Il depotenziamento sembra assumere carattere strategico

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Mancano i fondi pubblici: la scuola librai rischia di chiudere i battenti. Dopo appena un paio d'anni di attività, la Scuola librai della Rupe, nata nel 2006 su iniziativa dell'Ali (associazione Librai Italiani), della fondazione Centro studi "Città di Orvieto" e dell'Università Ca' Foscari di Venezia, con la collaborazione dell'Università degli Studi di Perugia e della facoltà di Scienze della comunicazione dell'Università "La Sapienza" di Roma, potrebbe essere costretta ad andarsene dalla città.  Le prospettive orvietane per la prestigiosa scuola, unica realtà sull'intero territorio nazionale, sono quanto mai incerte, in quanto l'atteso contributo di Regione e Provincia (quarantamila euro all'anno, complessivamente) non si sarebbe visto per il 2007 e le speranze per di poter ottenere il finanziamento per il 2008 sembrano, a quanto apre, affievolirsi ogni giorno.  

 

Se le istituzioni negheranno definitivamente il contributo, la scelta per la scuola, che copre già la metà del proprio bilancio con sponsorizzazioni private, sarà inevitabile: via da Orvieto e forse anche dall'Umbria.

 

In realtà, non è ancora detta l'ultima.  Almeno fino alla fine del mese.  Ma le premesse sono tutt'altro che buone. In Regione, nel frattempo, l'assessorato alla Cultura si sarebbe fatto già indietro, rigirando la questione al settore Istruzione pubblica.  Entro una decina di giorni, comunque, le cose saranno più chiare. Della questione è stato interessato anche il sindaco e la presidente Lorenzetti.

 

Per Orvieto la "fuga" della scuola sarebbe l'ennesimo smacco.  La scuola non rappresenta soltanto un prestigioso ritorno d'immagine per la città, ma può vantare un ottimo indotto per la permanenza di numerosi studenti e docenti sulla Rupe durante i mesi di corso. 

Pubblicato il: 19/09/2008

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