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Movimenti del PD, il punto di vista degli 'alleati' e dei mezzi amici

Il passo in avanti di Stella squarcia il velo sui movimenti interni al Pd per niente unitario attorno alla ricandidatura di Mocio. Come guradano le vicende orvietane Antoniella, Barbabella, Piccini, Conticelli

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di Stefania Tomba

ORVIETO - Amministrative 2009, il passo in avanti di Stella squarcia il velo sui movimenti interni al Pd per niente unitario attorno alla ricandidatura di Mocio. La disponibilità ad un'eventuale candidatura dell'attuale vicepresidente della Provincia, vociferata da tempo e confermata ufficialmente dalla diretta interessata a "Il Giornale dell'Umbria" in una fase delicata del dibattito politico interno al partito, ha creato grande scompiglio sulla Rupe.

Le reazioni ufficiali sono timide, molte animate dal sospetto che all'interno del Pd le "cordate" per la poltrona a sindaco siano anche più di due.

"Tira un clima di primarie", sentenzia, evidentemente stuzzicato dall'idea, Maurizio Conticelli (AltraCittà) che si dice pronto a seguire questa fase "con estremo interesse".

Prudente lo Sdi che, tramite Franco Raimondo Barbabella, fa sapere di non avere "la minima intenzione di aprire un dibattito adesso: ci occupiamo d'idee e programmi".

 Si appresta a fare la stessa cosa Rifondazione (il nuovo segretario, Roberto Ceccarini, è stato eletto martedì sera) che insieme a Sd avrà pronta per metà ottobre una "proposta per Orvieto". "Non è sui nomi che si esprimono le preferenze", afferma Giampaolo Antoniella (Prc) che annuncia a breve un coordinamento della sinistra che traghetterà Prc e Sd unite alle elezioni. E col Pd? "Elaboreremo una proposta programmatica sulla base della quale confrontarsi - risponde Antoniella -, alcune posizioni sono irrinunciabili e mal si conciliano con l'attuale gruppo dirigente in Comune. Si parte, di certo, da un giudizio negativo sull'operato di Mocio, per le scelte fatte e soprattutto non fatte, per la politica degli annunci che ha realizzato poco o niente del programma di 5 anni fa". Antoniella auspica anche che finiscano presto "le diatribe interne al Pd, per individuare velocemente una strada da percorrere".

Resta fedele a Mocio il PdCi. "Per noi, al momento, non esiste altra candidatura al di fuori della seconda di Mocio. Il sindaco ha rispettato gli impegni assunti col nostro partito e merita il rinnovo della fiducia. Detto questo, saremo comunque a sostegno della candidatura stabilita dal centrosinistra". Sono le parole di Gianpietro Piccini.

Pubblicato il: 18/09/2008

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