Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Vendemmia 2008, il consorzio continua sulla strada della riduzione della resa per ettaro

Lo scopo della richiesta rientra in un progetto di riqualificazione del vino Orvieto . Introduce anche un abbassamento di grado al conferimento
Vendemmia. Inizia una rivoluzione contrattuale per gli stagionali, studenti e pensionati

ORVIETO - Vendemmia 2008, il consorzio continua sulla strada della riduzione della resa per ettaro e - novità - introduce un abbassamento di grado al conferimento.  Con un leggero ritardo rispetto allo scorso anno, in questi giorni il consorzio di tutela del vino di Orvieto, in vista della vendemmia, ha chiesto alle Regioni Umbria e Lazio, come nel 2007, di autorizzare un abbassamento della resa.

Previo via libera delle Regioni, la produzione massima di vino ottenibile per ettaro passa quindi, come nel 2007, da 77 ettolitri a 70: il quantitativo di uve per ettaro ammesso a produrre vino a Doc Orvieto viene confermato, quindi, a 100 quintali. Rimane invece invariata, a 132 quintali, la quantità massima d'uva producibile per ettaro. I quantitativi di uva eccedenti quelli classificabili come atti a produrre vino a Doc Orvieto e Doc Orvieto Classico possono, infine, essere destinati alla produzione di vino da tavola con o senza l'Indicazione geografica tipica. Ma veniamo alla novità di quest'anno che riguarda la riduzione del grado minimo naturale al conferimento che passa da 10,50%, come da disciplinare, a 10%.  

"Questo - dicono dal consorzio di tutela del vino - al fine di ricercare la soluzione alle esigenze dei viticoltori, i cui vigneti in molti casi difficilmente raggiungeranno il grado zuccherino previsto dal disciplinare di produzione".  "Lo scopo della richiesta rientra in un progetto di riqualificazione del vino Orvieto - scrive ancora il consorzio alle aziende - con l'obbiettivo di aumentare il valore della produzione e l'immagine del territorio, mantenendo equilibrata la produzione rispetto alla domanda". Le richieste del consorzio saranno adesso vagliate dalle Regioni competenti per l'Orvieto. 

"Si tratta - premette il direttore del consorzio Giovan Battista Chiasso - di provvedimenti che sono stati proposti dai produttori.  Il Consorzio, d'altro canto, non è che un mero esecutore delle decisioni della base produttiva".  "Tali provvedimenti - spiega ancora Chiasso - si ritiene possano risultare utili visto lo squilibrio di questi ultimi anni tra domanda ed offerta. Questo, infatti, non ha permesso un innalzamento dei prezzi del vino commercializzato allo stato sfuso con ripercussioni anche sul prezzo dell'imbottigliato e sull'immagine del prodotto".

"Si ritiene pertanto fondamentale - conclude Chiasso - riequilibrare la produzione, allineandola con le quantità commercializzabili, anche allo scopo di sostenere i prezzi delle uve e dei vini sfusi. Questo per garantire ai viticoltori un reddito che consenta loro di proseguire con gli investimenti rivolti al cambio della base ampelografica prevista dal disciplinare di produzione e conseguentemente al miglioramento della qualità".

Pubblicato il: 06/08/2008

Torna alle notizie...