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Orvieto. Non ci sono più maggioranze bulgare

Il Pd guadagna terreno soprattutto a svantaggio della Sinistra Arcobaleno. Anche se il 'voto utile' non arriva a giustificare il clamoroso 'tonfo' dei compagni di Ricci e Barbanera
Verso le amministrative. Regge la maggioranza di centrosinistra, ma se ci sta La Sinistra Arcobaleno
Il giorno più lungo del centrosinistra. Le foto

di Stefania Tomba

ORVIETO - Il Pd prende voti a sinistra ma non sfonda al centro, il Pdl si consacra primo partito del centro storico, mentre è debacle in casa della Sinistra Arcobaleno. Male anche i socialisti.

Le politiche 2008 si chiudono ufficialmente sulla Rupe alle 20 di ieri sera con la fine dello scrutinio delle trenta sezioni comunali. Ma i musi lunghi in via Pianzola e nella sede di via de Lattanzi della Sinistra Arbobaleno si erano cominciati a vedere già dalle 17, quando gli exit pole azzardavano i primi risultati nazionali. Quelli locali, invece, arrivano sui telefoni bollenti delle sedi di partito.

E parlano di un Pd che al Senato arriva al 45,97% e alla Camera al 46,5%. Le percentuali crescono oltre il 48% in entrambi i rami del parlamento, aggiungendo i voti dell'Italia dei Valori. Il Pd, in sostanza, prende qualcosa in più della sommatoria di Ds e Margherita che, insieme nelle politiche 2006, si attestavano ad un 40%. Carlo Emanuele Trappolino, candidato orvietano alla Camera, in trepida attesa del reparto dei resti, parla di "un bel risultato". "A livello nazionale speravamo in un testa a testa più stretto - dichiara a caldo Trappolino - ma sono comunque soddisfatto del lavoro fatto ad Orvieto e in Umbria".

Il Pd guadagna terreno soprattutto a svantaggio della Sinistra Arcobaleno. Anche se il 'voto utile' non arriva a giustificare in toto il clamoroso 'tonfo' dei compagni di Ricci e Barbanera. La Sinistra Arcobaleno partiva da almeno un 13% (soltanto sommando i voti di Rifondazione e del PdCi e dei 'dissidenti' diessini). Invece si ferma ad un 5,47% al Senato e fa anche peggio, con i giovani, alla Camera: 4,68%. "Un risultato inaspettato" ammette Giuseppe Ricci. "Avevamo percepito delle difficoltà - è costretto a dire -, non pensavamo di prendere la sommatoria dei rispettivi voti, ma qui siamo molto al di sotto: un arretramento pesante che ci impone una riflessione". "Prendiamo atto di un risultato che ci colloca sopra la media regionale e nazionale - conclude il candidato orvietano al Senato della Sinistra Arcobaleno - ma questo non può rappresentare in alcun modo un motivo di soddisfazione".

Non altrettanto disponibile a commentare la sconfitta Evasio Gialletti, i cui socialisti hanno preso addirittura meno voti de La Destra della Santanchè che ad Orvieto non ha rappresentanti. I socialisti fanno male al Senato (2,53%) e malissimo alla Camera (2,13%).

Il Pdl, invece, si consolida. Mantiene il risultato del 2006 attestandosi su un 34,26% al Senato e un 34,21 alla Camera. Il risultato è buono soprattutto nel centro storico, dove è primo partito con oltre 200 voti di scarto dal Pd. "Per la prima volta siamo di fronte ad una maggioranza difficile nel centro sinistra - è il commento di Antonio Barberani -, tutto il blocco alternativo ha fatto risultati interessanti che pongono un problema di governabilità per la città: l'alternativa è ormai certa, credibile e possibile. Si tratta ora di gestire questo potenziale con programmi e persone all'altezza". Più alta rispetto alla media regionale l'affluenza al voto: sulla Rupe ha votato al Senato l'85,67% degli elettori, alla Camera l'86,19%.

Pubblicato il: 15/04/2008

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