Ad Orvieto PD al 46%, PDL al 34,5%

di Dante Freddi

Il PD orvietano è al 46% e il PDL al 34,5%. Il centrodestra, anche con l'1% che ha raccolto la Lega nord, con Udc e Destra supera  abbondantemente il 40%, ma il centrosinistra è comunque maggioritario, oltre il 55%, Sinistra compresa. Punto più o meno.

Il dato politico importante, anche per definire l'assetto politico amministrativo dell'Orvietano, è che la Sinistra Arcobaleno non ha retto neppure ad Orvieto e Rifondazione più i transfughi dei Ds hanno raggiunto appena un complessivo 5%. Il centrodestra non sembra rappresentare per il futuro un pericolo, anche tenendo conto che nelle amministrative, senza il traino di Berlusconi, è generalmente più debole. A meno che l'attuale coalizione di centrosinistra non mediti il suicidio e decida di consegnare la città ad una forza alternativa commettendo errori clamorosi. Basterebbe infatti una scarsa attenzione del PD verso il 2,5% dei socialisti o il 5% della Sinistra Arcobaleno o all'elettorato di Di Pietro, che vale il 2,5%, che saremmo al ballottaggio, con i pericoli che ne seguirebbero per Mocio o altro.

I prossimi giorni, un'analisi più attenta del voto contribuirà a indirizzare i comportamenti amministrativi dei nostri politici locali, che dovranno operare ormai con la consapevolezza che le maggioranze bulgare sono ormai un pallido ricordo del passato.