I dipendenti dell''autogrill' Fabro stamani davanti alla Prefetura di Terni

di Stefania Tomba

FABRO - Mobilitazione davanti alla prefettura, stamani a Terni, per i dipendenti dell''autogrill' Fabro ovest chiuso sabato scorso per assenza dell'agibilità. I ventotto lavoratori che si ritrovano adesso alle ferie forzate, d'intesa con il sindacato, che li ha incontrati nel pomeriggio stesso della diffida recapitata dal Comune, invocano tempi celeri per la risoluzione della questione che stanno vivendo drammaticamente sulla loro pelle e loro malgrado. "Non possono rimetterci i lavoratori - tuona Paolo Del Caro, segretario provinciale della Filcams Cgil - è necessario individuare con urgenza il soggetto che deve avviare la pratica per la certificazione sia esso Agip, il curatore giudiziale o la stessa società Autostrade". Le parole del sindacalista si riferiscono alla mancata richiesta di agibilità per la struttura, a seguito dei lavori di ampliamento del ristorante nell'orami lontano 1997, lavori effettuati all'epoca da Agip. L'assenza della certificazione che ha poi portato alla chiusura dell''autogrill', nel pomeriggio di sabato scorso, sarebbe emersa soltanto ultimamente, a seguito di un contenzioso legale che è maturato nell'ambito del passaggio di gestione in corso tra la società attuale, la Squarcia srl, e la Fini Grill che dovrebbe subentrare. "Il problema è estremamente serio - fa notare Del Caro - l'autogrill rappresenta un pezzo non insignificante per l'economia di Fabro, già duramente messa alla prova proprio in queste ultime settimane". Gli addetti della struttura sono complessivamente ventotto, tra dipendenti e part time. Si tratta per la maggior parte di persone di Fabro o della zona. Per loro la speranza è che la pratica urbanistica venga aperta e chiusa in tempi celeri in modo che l'autogrill riapra quanto prima. Il contenzioso legale in atto rischia però di allungare i tempi. A rappresentare tutta la propria preoccupazione era stato anche il sindaco del paese, Anacleto Carboni. "Una vicenda drammatica - l'aveva definita - il Comune si è trovato a dover gestire la situazione, suo malgrado, nei modi previsti dalle legge ma auspichiamo una rapida soluzione nell'interesse dei lavoratori e dell'utenza".