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Anziani rapinati a schiaffi e bastonate

4 persone, con bastoni e passamontagna, domenica sera nelle campagne di Sugano sono entrate in un casale e, dopo aver picchiato padrone di casa e collaboratore domestico, se ne sono andate portando via 300 euro in contanti e 10mila euro di gioielli.
I precedenti più recenti: due rapine violente nel 2005

foto di copertina

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Anziani rapinati a schiaffi e bastonate. E' successo domenica sera in un casale isolato nelle campagne di San Quirico, frazione di Sugano, nel Comune di Orvieto: quattro persone, armate di bastoni e col volto travisato da un passamontagna, intorno alle 20,30, sono entrate nell'abitazione e, dopo aver picchiato padrone di casa e collaboratore domestico, se ne sono andate portando via con se poco più di trecento euro in contanti e oltre diecimila euro di gioielli.

 

I banditi hanno fatto irruzione nell'abitazione sfondando una porta finestra. I proprietari - una coppia di anziani benestanti, originari di Roma, novantenne lui, ultraottantenne lei - che, da pochi mesi, vivono nel casale insieme ad un collaboratore domestico - un colombiano di cinquant'anni - se li sono ritrovati nel salone mentre si apprestavano a cenare. Terrorizzati alla sola vista dei bastoni, gli anziani sono stati minacciati e, poi, presi a schiaffi e pugni per farsi consegnare i soldi. Peggio di tutti è andata al collaboratore domestico che è stato preso anche a bastonate.

 

Dopo aver rovistato ovunque, il commando se ne è andato con il bottino di gioielli e contanti, non prima di minacciare con ferocia i malcapitati: "se provate a chiamare qualcuno, torniamo indietro e vi riempiamo di botte, ma stavolta sul serio". Nonostante tutto, gli anziani hanno trovato la forza di chiamare il 112 che è intervenuto immediatamente sul posto.  Le vittime sono dovute ricorrere alle cure dei sanitari con la signora sotto choc, il marito che ha riportato sette giorni di prognosi per le ferite al volto e il colombiano che se la caverà con non meno di dodici giorni. I banditi, invece, sembrano essersi dileguati nel nulla.

 

Un colpo "da professionisti" è l'idea che si sono fatti per il momento gli inquirenti, visto che di tracce alle loro spalle i malviventi sembrano essersene lasciate davvero poche. Passamontagna, guanti e una fuga che non ha dato nell'occhio: nessuna vettura, infatti, sembra, almeno dalle prime testimonianze raccolte, che sia stata notata allontanarsi dall'abitazione isolata, raggiungibile dalla comunale attraverso alcuni chilometri di strade bianche. E ancora nessuna particolare inflessione dialettale sarebbe stata avvertita nelle poche parole pronunciate dai malviventi. Non è chiaro, quindi, neanche se il commando fosse composto da italiani o stranieri, sebbene la tipologia di reato - quella della rapina perpetrata con violenza sulle persone - porti a pensare ad uno chiaro stampo criminale dell'Est.

 

I carabinieri della compagnia di Orvieto per l'intera giornata di ieri hanno effettuato sopralluoghi, anche di natura scientifica, presso il casale nelle campagne di San Quirico e continuato ad ascoltare la ricostruzione fatta dalle tre vittime di quei terribili momenti. S'indaga in ogni direzione per risalire ai responsabili del colpo che getta di nuovo sgomento nell'Orvietano, dopo le due rapine violente che si erano consumate sul territorio tra il marzo e l'aprile del 2005.

 

(in alto nella foto una vista del castello di San Quirico)

Pubblicato il: 26/02/2008

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