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In difesa del professor Gianni Cardinali cittadino ottimo di Orvieto

di Dante Freddi
Quando un'accusa gravissima viene lanciata nei confronti di un membro del gruppo, incensurabile e sicuramente innocente, si sviluppa una tendenza a proteggersi che non può certo giovare a nessuno
Gianni Cardinali rischia cinque anni di carcere per violazione del segreto di Stato

foto di copertina

di Dante Freddi

Gianni Cardinali ha inventato l'ambientalismo ad Orvieto e ha affermato i valori che gli erano collegati durante una carriera professionale irreprensibile e con un impegno civile straordinario, continuo, costante. Ha combattuto battaglie quando era difficile, quando era debolissimo il rispetto per gli animali, assenti il riguardo per la natura e il paesaggio.

Risoluto  e assolutista nelle sue rischiose battaglie contro interessi diffusi, il professor Cardinali ha rappresentato un riferimento qualificato e intelligente per chi voleva costruire un mondo accettabile. Se Orvieto e l'Orvietano non hanno subito rapine eccessive è per la sua sorveglianza e quella della gente che si è educata intorno a lui.

Ora scopriamo che è un potenziale delinquente, che ha brigato contro lo Stato, ne ha svelato segreti còlti dalla finestra di un amico e li ha addirittura diffusi con le foto di un paio di pini.

Chi della caserma Monte Grappa ha promosso la denuncia contro Gianni Cardinali ha allargato la cesura tra loro e la città. Una frattura che esiste da quando si è installata la scuola e quei locali sono stati chiusi, strappati, non più condivisi. Non è stata mai trovata né forse cercata l'opportunità per sanare il rapporto, anzi, si è acuita la cesura attraverso una successione di azioni del tutto indifferenti alle esigenze della città.

Le istituzioni, tutte, sono al servizio dei cittadini e quando un'accusa gravissima viene lanciata nei confronti di un membro del gruppo, incensurabile e sicuramente innocente, si sviluppa una tendenza a proteggersi che non può certo giovare a nessuno. Se le istituzioni civili cittadine non interverranno, almeno con una dimostrazione di solidarietà, pagheranno per questa mancata assistenza, se quelle militari proseguiranno in questo atteggiamento la freddezza diventerà gelo e se la magistratura deciderà di procedere avremo fortissima e sanguinante sulla pelle di tutti la dimostrazione che legge e giustizia non necessariamente coincidono.

Pubblicato il: 25/10/2007

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