Centro storico senz'acqua, una città in rivolta

di Stefania Tomba

ORVIETO - "Questi lavori si fanno di notte e con l'adeguata comunicazione, non in pieno giorno, l'11 di luglio, con la gente che soffoca nelle abitazioni e la città piena di turisti".  E' lo sfogo esasperato di un ristoratore del centro storico ieri mattina (insieme ad altre 5mila persone circa) alle prese con l'assenza della fornitura idrica, per i lavori dell'acquedotto.  I nervi ieri mattina sulla Rupe erano alle stelle.  Con i bagni pubblici chiusi e i turisti in fila ad elemosinare una toilette, in bar e ristoranti che si sono visti costretti a mandar via centinaia e centinaia di clienti.  

In centro si è assistito anche a qualche scena d'isterismo con un turista straniero che mentre imprecava contro gli "orvietesi" ha finito per orinare contro il muro di un negozio di ceramica di piazza Duomo. "E' una cosa irragionevole - tuonano da una gelateria di via del Duomo -, che immagine diamo di questa città?".  

Gli affari sono crollati a picco soprattutto per bar, ristoranti (anche se non tutti) e parrucchieri.  "Per fortuna ho una cisterna - dice un ristoratore - ma ho dovuto comunque impiegare un cameriere fisso per trasportare l'acqua e scaricare il bagno. Una cosa indecorosa". La lamentela più frequente riguarda l'orario diurno scelto per l'intervento ma anche la scarsa informazione che il Sii ha dato. "Non si può imporre un disservizio del genere senza adeguato preavviso" protestano i residenti del centro storico coi rubinetti a secco (o quasi) per l'intera giornata di ieri.