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Piave, la rivincita di Barbabella

Il documento sulla Piave passa con la risoluzione imposta da Barbabella che poi comunque si astiene: "non sono una banderuola" ha detto l'ex presidente della Spa. Oggi la Lorenzetti sulla Rupe: alle battute finali l'accordo di programma con la Regione. Ecco la versione definitiva del documento approvato ieri in consiglio

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Ripristinare le linee di indirizzo e istituire una commissione permanente composta dai capigruppo. C'è voluta la risoluzione Barbabella, ieri in consiglio, per non spaccare la maggioranza sull'approvazione delle linee di indirizzo del sindaco in merito alla rifunzionalizzazione della Piave.

La pratica, ormai nota e illustrata da Mocio nel primo pomeriggio, è passata a tarda sera con le modifiche suggerite dalla netta contrarietà dell'ex presidente della Spa. Il documento, a dispetto delle "rassicurazioni puramente verbali del sindaco", sarebbe stato colpevole per Barbabella non solo di non essere stato affatto partecipato, ma di non avere "alcuna continuità con il lavoro di Rpo, per il totale affidamento al mercato e la conseguente cancellazione, di fatto, delle linee d indirizzo".  

"E' una prospettiva che non posso condividere per coerenza personale e politica, perché non sono una banderuola".  Ha detto Barbabella, suscitando il favore dell'opposizione tra i cui banchi, da ieri, ha iniziato a sedere anche Imbastoni (Sinistra critica).

Di qui, la concitata mediazione per la ricerca di una risoluzione che compatasse la maggioranza. E' uscita fuori in tarda serata, senza ottenere l'effetto sperato. Barbabella si è comunque astenuto, e hanno votato contro soltanto An e Altra Città. Favorevole anche Morcella, ieri misconosciuto "come membro dell'opposizione" da An per la neutralità che il consigliere sta mantenendo negli ultimi mesi.

Oltre all'approccio a tre livelli (gruppo critico coordinato dal manager Gianni Stella, partecipazione e Rpo, utilizzata come società di servizi), il sindaco ha dato conferma che il consiglio comunale e le commissioni permanenti seguiranno, passo passo, i lavori. E ha parlato dei tempi. "I lavori per il palazzo delle Istituzioni partiranno a giorni - ha detto -, nei primi mesi del 2008 inizierà la progettazione del palazzo della Salute che dovrebbe essere pronto entro la fine dell'anno e, entro la stessa data, dovremmo avere la soluzione anche per il resto della caserma".

An ha urlato "vergogna, per aver buttato al macero 800mila euro" e ora con "tracotanza", "ricominciare daccapo senza un'idea, ma dicendo che le soluzioni arriveranno dal mercato".

Intanto oggi sulla Rupe arriverà il governatore Lorenzetti. La destinazione degli immobili nel centro storico è uno dei temi caldi. Secondo l'accordo di programma, in via di definizione, con la Regione, le vendite dell'ex Inaim di via Postierla, dell'ex ospedale, del Sert e della ex Pediatria (su quest'ultima il Comune ha la prelazione) dovrebbero fruttare 10milioni e 200mila euro: di questi, 6milioni e 200mila saranno utilizzati per la costruzione del palazzo della Salute e 4 resterebbero a disposizione del territorio per il potenziamento e lo sviluppo dei sistemi socio assistenziali. E se per l'ex Inaim e il Sert la destinazione pare essere quella certa dell'edilizia pubblica, resta aperta la questione ex ospedale. Si parla come noto dell'albergo o di una struttura per la sanità privata. Nel puzzle, il centro studi, attualmente in quella sede, deve ancora trovare una nuova collocazione.

Pubblicato il: 11/07/2007

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