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Via tutte le preinsegne commerciali, industriali e artigianali dal centro storico e dal suburbio

Scatta il riordino della segnaletica verticale e, con esso, dovranno essere ritiriate, entro il 12 agosto, tutte le preinsegne in circolazione. Piovono le prime proteste.

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Via tutte le preinsegne commerciali, industriali e artigianali dal centro storico e dal suburbio. Scatta il riordino della segnaletica verticale e, con esso, dovranno essere ritiriate, entro il 12 agosto, tutte le preinsegne in circolazione.  Lo dice l'ordinanza del dirigente del settore Commercio del Comune, Alvaro Rosati, recapitata in questi giorni a imprenditori, commercianti e associazioni della Rupe. Il malumore già serpeggia non foss'altro per i tempi che detta in maniera perenotoria il documento. "Ma come? - si scandalizza Sandro Gulino, presidente di Confesercenti - l'amministrazione ci ha messo un anno per mettere a punto il progetto e ai commercianti concede solo 40 giorni di tempo per ritirare la segnaletica?".  

 

"E poi - protesta Confesercenti - proprio a cavallo dei mesi di luglio agosto? Il turista rimarrà spaesato di fronte ad una città 'muta', per non parlare del danno che si cagiona, in questo modo, alle attività".  "Sembra che in questa amministrazione - conclude Gulino - non ci sia programmazione, prima la Confaloniera chiusa, poi la funicolare, ora le preinsegne".  

 

Previste anche multe per chi, oltre il termine stabilito, lascerà in circolazione la segnaletica. La nuova preinsegnistica (il progetto rientra in quello più vasto della riqualificazione dell'arredo urbano) rappresenta un discreto costo per le tasche dei privati: 220 euro l'insegna bifacciale e 140 quella ad una sola faccia. I nuovi cartelli saranno posizionati nei luoghi fissati dal riordino, entro i tempi tecnici necessari alla ditta appaltatrice del lavoro.

 

Insomma, il Commercio pare vivere un'estate bollente. Nel frattempo, infatti, non si placa la polemica tra residenti e gestori dei locali per gli schiamazzi notturni. "Non ci stiamo a passare per quelli che vogliono far morire Orvieto - replicano marito e moglie sopra uno dei bar "incriminati" - ma non si può tollerare la strafottenza. Come giudichereste voi chi alle 2 di notte svuota rumorosamente interi sacchi piene di bottiglie vuote nei cassonetti? E poi perché i gestori per evitare bivacchi di gente ubriaca non ritira le sedie oltre l'orario di chiusura?"

 

Pubblicato il: 07/07/2007

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