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La 'parentopoli' orvietana

Grida allo scandalo la CDL locale. "La spartizione delle poltrone ha superato anche la logica partitocratica per diventare una questione familiare". E interviene anche il consigliere regionale di FI Raffaele Nevi

ORVIETO - L'opposizione l'ha già ribattezzata la "parentopoli" orvietana.  La nomina del sindaco nel consiglio d'amministrazione dell'Atc di Rosa Antonia Soleti - come "ripiego" di fronte all'incompatibilità della di lei suocera, Giuseppina Foschi Fringuello - sta facendo gridare allo scandalo la Cdl locale.  E non solo.  

 

"E' la dimostrazione che il centrosinistra ha oltrepassato ogni limite di decenza - tuonano all'unisono Alleanza nazionale e Forza Italia di Orvieto -, la spartizione delle poltrone ha superato anche la logica partitocratica per diventare una questione familiare.  Non ci stupisce la spartizione di per sé, ma quello che ha combinato il sindaco è di una gravità inaudita, di un'indecenza morale che supera ogni limite".

 

Ma un giudizio tagliente arriva anche dal consigliere regionale e vice - coordinatore umbro degli azzurri, Raffaele Nevi.  

 

"La 'parentopoli' pensavamo fosse una questione solo ternana e invece no: ad Orvieto stanno tentando di emulare Terni - esordisce Nevi -.  Il centrosinistra, anche questa volta, impone il metodo del manuale Cencelli ma addirittura, cosa mai successa prima, pescando nella stessa famiglia dei 'pluridecorati'".  "Speriamo che la famiglia sia finita - commenta con sarcasmo il consigliere regionale -  ma soprattutto speriamo che finisca presto questo schifo che non è più tollerabile. E alle prime elezioni i cittadini mandino a casa tutta questa gente che ormai è senza pudore".

 

Anche negli ambienti politici orvietani, comunque, e non proprio d'opposizione, la cosa non è passata affatto inosservata.

Pubblicato il: 26/06/2007

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